Assisi, l’appello per la pace: portare i contendenti delle guerre

Il messaggio di San Francesco: riconciliazione, pace e ambiente per affrontare le sfide globali.

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Assisi, l’appello per la pace: portare i contendenti delle guerre

Assisi – Le celebrazioni in onore di San Francesco si sono concluse ad Assisi con un messaggio forte e chiaro: riconciliazione e pace, in un mondo devastato da guerre e conflitti. Dalla città di San Francesco, è stato lanciato un invito a portare nella città serafica i rappresentanti delle nazioni in guerra, per avviare dialoghi di pace e riconciliazione. La proposta si pone l’obiettivo di fare di Assisi un luogo di incontro e confronto tra i contendenti, creando un tavolo di perdono che possa gettare le basi per risolvere le ostilità.

Quest’anno l’olio per la lampada votiva di San Francesco è stato offerto dalla regione Sicilia, che ha partecipato alle celebrazioni con oltre tremila fedeli. Il prossimo anno, sarà l’Abruzzo a compiere questo gesto simbolico durante le celebrazioni del 4 ottobre. L’importanza di mantenere viva la tradizione è stata ribadita anche da alcuni esponenti che hanno richiesto al Governo il ripristino della festa nazionale in onore del santo, che si celebra proprio in questa data.

Il messaggio di Francesco non si limita alla pace tra i popoli, ma include anche una forte attenzione al tema ambientale, sempre più urgente. La necessità di proteggere il creato, tema caro a Papa Francesco, si intreccia con l’idea di giustizia sociale e di accoglienza dei migranti, un altro tema che il Santo di Assisi avrebbe sicuramente messo al centro delle sue preghiere. Le celebrazioni hanno rappresentato un momento di riflessione su queste questioni cruciali per il futuro dell’umanità.

Le parole di pace di San Francesco rimangono, dunque, estremamente attuali, mentre Assisi continua a essere un faro spirituale e un simbolo di speranza per coloro che cercano riconciliazione e perdono in tempi di difficoltà.

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