
Cerimonia a Assisi per il Giorno del Ricordo e i Martiri delle Foibe
Cerimonia – Lunedì 10 febbraio, nel pomeriggio, ha avuto luogo a Santa Maria degli Angeli, la tradizionale cerimonia dedicata al Giorno del Ricordo. Questo evento serve a onorare l’esodo degli italiani dalle regioni di Dalmazia e Giulia, e a commemorare le vittime infoibate dai partigiani comunisti guidati da Josip Broz Tito. La manifestazione si è svolta presso il Parco Norma Cossetto, situato vicino a Via Martiri delle Foibe, e ha visto la partecipazione del Sindaco di Assisi, Valter Stoppini, insieme ai consiglieri comunali Stefano Apostolico e Giuseppe Cardinali.
L’evento, orchestrato da Gabriele Valecchi, ha incluso vari interventi da parte dei relatori presenti. Il Sindaco ha sottolineato l’importanza di dare maggiore rilievo alla commemorazione di questa data, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la memoria dei Martiri delle Foibe. Eraldo Martelli, figura di spicco del Comitato 10 Febbraio di Assisi, ha espresso forti critiche nei confronti del negazionismo e del giustificazionismo, fenomeni che compromettono la memoria storica e distorcono i fatti. Martelli ha affermato: «Dopo anni di oblio imposto dalla memoria collettiva, continuiamo a subire l’ingiusto negazionismo e giustificazionismo nei confronti dei Martiri delle Foibe e dell’esodo da Fiume e Zara. Queste posizioni sono semplicemente delle falsità da combattere senza indugi. A oltre vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, è necessario affermare che Tito e i suoi partigiani rossi hanno attuato un genocidio premeditato contro gli italiani di Istria, Dalmazia, e Giulia, colpevoli solamente di essere italiani. Spero che presto la verità storica possa prevalere sulle narrazioni partigiane e che le ideologie non possano più fungere da scusa per simili atrocità. Desidero ringraziare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le sue affermazioni incisive a difesa del ricordo», ha concluso l’esponente del Comitato.
La fase conclusiva degli interventi ha visto le testimonianze di alcuni esuli residenti a Assisi e nelle aree circostanti. Tra i presenti, è emersa la figura di Luigi Giusepponi, che ha portato il suo contributo, e si è unita a lui Luciana Rodnig, originaria del comune di Bastia Umbra. La signora Rodnig ha condiviso la sua esperienza, mettendo in evidenza la discriminazione subita dalla sua famiglia e da lei stessa a causa del tardivo riconoscimento della loro italianità da parte delle Autorità, così come il negazionismo di cui è stata vittima durante il periodo scolastico. Raffaella Panella, riconosciuta voce degli esuli a Assisi, ha inviato i suoi saluti ai partecipanti, pur non potendo essere presente a causa del suo recente trasferimento a Trieste, una città vicina alle sue origini e ai luoghi che fu costretta a lasciare da bambina.
L’evento ha avuto termine con la deposizione di un omaggio floreale in memoria dei Martiri, accompagnato dalle note dell’Inno di Mameli, simbolo di unità e identità nazionale. La cerimonia ha rappresentato un momento di riflessione e di riconoscimento per una pagina dolorosa della storia italiana, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria di chi ha sofferto e di garantire che tali eventi non vengano dimenticati. La partecipazione della comunità locale ha evidenziato un rinnovato impegno per il ricordo e per la valorizzazione della storia, in un contesto in cui la memoria storica gioca un ruolo cruciale nel costruire un futuro consapevole e rispettoso della propria identità culturale.
Commenta per primo