
Crescita del turismo lento in Basilica nel 2024
Crescita – Il turismo lento continua a registrare un incremento ad Assisi, con un numero crescente di pellegrini che raggiungono la Basilica di San Francesco a piedi o in bicicletta. Secondo i dati forniti dalla Statio Peregrinorum, nel 2024 sono stati 4483 i camminatori giunti in città, superando i 4227 dell’anno precedente. In aumento le presenze giovanili e i viaggi organizzati in gruppo, segnale di una rinnovata attenzione verso esperienze spirituali e sostenibili.
La Sala Stampa del Sacro Convento ha ospitato la presentazione ufficiale delle statistiche annuali, con la partecipazione del Custode fra Marco Moroni, dell’assessore comunale al turismo Fabrizio Leggio, del vescovo di Città di Castello e Gubbio mons. Luciano Paolucci Bedini e della presidente della Regione Umbria Stefania Proietti. Presenti anche Roberta Gallina e Samantha Cesaretti dell’Associazione Sentieri di Felicità, fra Jorge Fernández e fra Rafael Normando della Statio Peregrinorum.
Aumento dei pellegrini e cambiamenti nelle fasce d’età
I dati del 2024 indicano una sostanziale parità tra uomini e donne (49,4% e 50,06%), mentre si evidenzia un incremento dei gruppi organizzati, che raggiungono il 38,5% rispetto al 34,2% del 2023. Rimane preponderante il cammino a piedi (96,9%), mentre i viaggi in bicicletta rappresentano il 2,9%.
L’età media dei pellegrini si sta gradualmente abbassando. Sebbene la maggioranza sia ancora rappresentata dagli over 60 (52,9%, in calo rispetto al 59% del 2023), cresce il numero di partecipanti tra i 30 e i 60 anni (35,3%, contro il 32,1% dell’anno precedente) e tra i 18 e i 30 anni (8,9%, rispetto al 6,3% del 2023). Gli under 18 rappresentano ora il 3% del totale.
Origini e motivazioni dei viaggiatori
La composizione geografica mostra una leggera riduzione della percentuale di pellegrini italiani, che passano dal 51% al 49,85%. Tra gli stranieri, la Germania si conferma il paese più rappresentato (11,95%), seguita da Stati Uniti (5,62%) e Francia (5,18%).
La principale motivazione del cammino resta quella religiosa, con il 41,41% dei pellegrini che dichiarano questa come ragione primaria del viaggio (in lieve calo rispetto al 46,73% del 2023). Le motivazioni culturali incidono per l’1,89%, mentre il 22,8% indica altre ragioni.
Le rotte più percorse
La Via di Francesco continua a essere il percorso prediletto, con l’80,93% dei pellegrini che scelgono questo itinerario. Seguono il Cammino di Assisi (5,34%), la Via Lauretana (2,79%) e il percorso “Di qui passò Francesco” (2,33%). Tra gli altri percorsi figurano il Cammino Francescano della Marca (2,28%) e il tracciato Vézelay-Assisi (2,21%).
Dichiarazioni delle autorità
Fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, ha sottolineato il valore del turismo lento in un’epoca dominata dalla tecnologia, affermando che il cammino rappresenta un ritorno all’essenziale e un’esperienza di crescita interiore.
L’assessore al turismo di Assisi, Fabrizio Leggio, ha evidenziato l’importanza di valorizzare percorsi sostenibili, ribadendo il ruolo della città come punto di riferimento per i pellegrini e i camminatori. Il sindaco f.f. Valter Stoppini ha aggiunto che il Comune sta investendo in accoglienza e infrastrutture, con particolare attenzione alla sostenibilità.
Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha invitato a riflettere sul coinvolgimento dei giovani, sostenendo che queste esperienze possano rappresentare un percorso di crescita personale e spirituale. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha infine ribadito l’impegno delle istituzioni nel rendere i cammini accessibili a tutti, promuovendo un turismo sostenibile e inclusivo.
I dati presentati confermano Assisi come una delle principali mete del turismo spirituale e indicano una crescita costante dell’interesse per i cammini francescani, sia tra i pellegrini italiani che tra quelli internazionali.
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