
Uomo allontanato da casa e controllato con braccialetto elettronico
Un ragazzo di 14 anni ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine dopo aver assistito all’ennesimo episodio di violenza in famiglia. L’adolescente ha contattato la polizia, denunciando le aggressioni del padre ai danni della madre. L’intervento degli agenti ha portato all’allontanamento del genitore e all’applicazione di una misura cautelare con controllo elettronico. A riportare la notizia è il Messaggero dell’Umbria di oggi.
Il fatto si è verificato nel mese di marzo. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, 51 anni, residente nel comprensorio assisano, è indagato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie e dei figli minori. Il provvedimento è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia, su richiesta della Procura.
La segnalazione decisiva è partita dopo un episodio particolarmente grave. Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe spinto violentemente la moglie facendole urtare il viso contro una porta. Il figlio, presente alla scena, ha reagito chiedendo aiuto alla polizia. Gli agenti del Commissariato di Assisi, guidati dalla dirigente Francesca Di Luca, sono intervenuti immediatamente. L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura di Perugia, diretta da Raffaele Cantone.
Le indagini hanno messo in evidenza una situazione di vessazioni continue, sia fisiche che psicologiche. L’uomo è accusato di avere assunto comportamenti aggressivi e offensivi nei confronti della moglie, anche in presenza dei figli. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in più occasioni avrebbe lanciato oggetti contro i familiari, colpendoli. Le azioni avrebbero causato nella donna un persistente stato di ansia e timore.
Alla luce della gravità dei fatti, il giudice ha disposto l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare, vietandogli di avvicinarsi non solo ai familiari ma anche ai luoghi da loro abitualmente frequentati, come il domicilio, il lavoro o altri spazi di aggregazione. È stato stabilito che l’indagato debba mantenere una distanza di almeno 500 metri da ciascuna delle persone offese.
Per garantire il rispetto della misura, è stato ordinato l’utilizzo del braccialetto elettronico. La misura, secondo la Procura, è ritenuta necessaria per evitare la reiterazione di episodi simili e per tutelare l’incolumità delle vittime.
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