Rifondazione Assisi: Nobel a Francesca Albanese subito

Rifondazione Assisi: Nobel a Francesca Albanese subito

La denuncia dei crimini a Gaza va tutelata e premiata

Il circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista di Assisi annuncia il proprio convinto sostegno alla candidatura di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace. La giurista italiana, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, è da mesi al centro di una forte campagna di delegittimazione internazionale, in particolare da parte degli Stati Uniti e di Israele, per i contenuti dei suoi rapporti ufficiali.

Secondo i militanti assisani del partito, la funzione istituzionale ricoperta da Albanese ha consentito di portare alla luce le gravi violazioni del diritto internazionale commesse dal governo di Tel Aviv, documentando in modo dettagliato la condizione della popolazione palestinese e le conseguenze delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. I suoi report, ritenuti da Rifondazione esempi di rigore giuridico e coraggio civile, descrivono una situazione che il circolo definisce insostenibile, aggravata da quella che viene indicata come una strategia sistematica di annientamento.

Il sostegno alla candidatura al Nobel, spiegano dal circolo, nasce dunque come atto politico e morale in difesa non solo della figura di Francesca Albanese, ma del diritto stesso di documentare e denunciare. Rifondazione Comunista di Assisi esprime forte preoccupazione per le azioni messe in campo contro la relatrice ONU, tra cui la proposta di sanzioni personali promossa da alcuni parlamentari statunitensi e israeliani. Le misure richieste comprenderebbero il congelamento dei beni e il divieto di ingresso negli Stati Uniti, interpretate da Rifondazione come un tentativo di zittire una voce critica sulla situazione nei territori occupati.

Il circolo si rivolge con un appello pubblico all’Amministrazione comunale di Assisi, ai rappresentanti della società civile e alle autorità religiose locali affinché aderiscano e sostengano questa proposta. Assisi, città simbolo della pace nel mondo, viene indicata come luogo naturale da cui far partire una mobilitazione nazionale e internazionale a difesa dei diritti umani e delle loro difensore. Il sostegno a Francesca Albanese, si legge nella nota diffusa dal circolo, rappresenterebbe un atto coerente con la tradizione di dialogo e giustizia sociale che caratterizza il messaggio francescano.

Nel documento si auspica anche un coinvolgimento delle più alte cariche dello Stato italiano, affinché venga garantita la protezione dell’imparzialità del ruolo delle Nazioni Unite e riconosciuto il valore del lavoro svolto da Albanese sul piano internazionale. La sua attività, si sostiene, è stata sinora indirizzata unicamente alla tutela dei diritti delle popolazioni civili coinvolte nei conflitti, nel rispetto del mandato conferitole dalle Nazioni Unite.

Il circolo sottolinea infine il crescente consenso alla candidatura, già sostenuta da una petizione online che ha superato le 42.000 firme. Per Rifondazione Assisi, il Premio Nobel per la Pace a Francesca Albanese costituirebbe un segnale importante a difesa della libertà di denuncia, contro ogni tentativo di criminalizzare la testimonianza indipendente e contro ogni forma di silenziamento della verità nei contesti di guerra.

L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione e attenzione verso le violazioni dei diritti nei territori occupati, in un momento in cui il conflitto tra Israele e Palestina continua a causare vittime civili e ad alimentare tensioni globali. Rifondazione Comunista ribadisce così la propria vocazione internazionalista e il proprio impegno in difesa dei diritti umani ovunque essi siano minacciati.

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