Liberate colombe domestiche durante la festa di Sant’Antonio, interviene la LAV
Domenica 21 Gennaio sulla piazza antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli sono state “liberate” delle colombe domestiche, durante la festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali. “Liberare” animali quando questi sono stati allevati in gabbia è quantomeno irresponsabile, alquanto anacronistico e si potrebbe incorrere nel reato di “abbandono di animali” come previsto dall’art. 727 del c.p. Raccogliamo e condividiamo la dichiarazione di una turista: “Le colombe domestiche sono animali inadatti alla vita in natura che in questo modo vengono esposte a tutti quei rischi dai quali andrebbero invece difese prendendosene cura. Un atto quello del rilascio in libertà irresponsabile, che assume ancora più significato se realizzato in una festa in onore di quel santo che la tradizione vuole protettore proprio degli animali domestici. Un gesto che deve far riflettere e interrogare le nostre coscienze, a cominciare da chi ne è stato l’autore”.
Le colombe da domenica sono visibilmente terrorizzate, immobili, sulla falda del tetto del Convento dei frati minori che affaccia sulla piazza dove è avvenuto il lancio, queste creature, come risulta anche dalle foto in nostro possesso, sono ancora oggi martedì 23 visibilmente in grande difficoltà, hanno passato e stanno passando una evidente situazione di “maltrattamento” dovuto alla loro liberazione, di giorno e di notte al freddo di questi giorni quando la temperatura di mattina arriva ad essere in quella zona -1,5 possiamo immaginare quanto si abbassi durante la notte, incapaci di muoversi e di cercare il cibo.
Certo, come afferma un veterinario da noi contattato la scarsa reattività delle colombe, le basse temperature e le condizioni meteo, gli animali hanno vita breve. Ricordiamo ai promotori e agli organizzatori di queste manifestazioni che tutti noi ci siamo trovati a soccorrere colombe ferite o a trovarle morte nei vicoli della città, anche dopo il calendimaggio del 2023.
Abbiamo contattato il nostro ufficio legale perché crediamo che situazioni come queste possano configurare il reato di maltrattamento e abbandono di animali in base all’art. 727 del c.p.
Vorremmo correre in soccorso delle tre colombe ancora ferme sopra il tetto del Convento dei Frati Minori. Per questo ci siamo appellati ai Vigili del Fuoco. Purtoppo inutilmente considerando, i vigili del fuoco, impossibile il successo di un simile intervento. Non ci diamo per vinti domani torniamo in zona con la speranza di poter in qualche modo intervenire.
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