Assisi capofila rilancio su turismo e lavoro su futuro accoglienza
L’economia di Assisi, basata sul turismo e sulla accoglienza, sta registrando un colpo pesantissimo a causa della diffusione del Covid-19 e rischia di cancellare posti di lavoro e imprese. L’Amministrazione Comunale, in attesa della fine del lockdown, ha già cominciato a lavorare sul futuro dell’accoglienza e a ragionare su come fronteggiare la crisi del settore e squali strumenti adottare per riattrarre i turisti.
Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una videoconferenza convocata dal Sindaco a cui sono state invitate tutte le associazioni di categoria del comparto turistico-ricettivo, della ristorazione e del commercio: hanno partecipato una quindicina di associazioni di categoria e altri rappresentanti e sono stati invitati a dare il proprio contributo tutti i capigruppo in consiglio comunale.
L’incontro è stato voluto dal Sindaco per illustrare le linee di orientamento e di azione dell’Amministrazione Comunale, anche alla luce dei provvedimenti presi o in discussione presso Regione e Governo, e lanciare un invito a formulare idee.
Il sindaco Stefania Proietti ha espresso “grande preoccupazione per la tenuta del tessuto socio-economico della città. Le vostre attività e le vostre imprese, il loro indotto diretto e indiretto, significano lavoro per migliaia di persone, significano vita e dignità per intere famiglie, un azzeramento di questo settore metterebbe a rischio la tenuta del tessuto socio-economico dell’intero territorio comunale. E non solo, perché Assisi è centrale per il turismo in Umbria.
Per questo abbiamo preso immediatamente alcune misure, come la sospensione di tutti i tributi comunali fino al 31 ottobre (che pur valendo per tutti, imprese e cittadini, in questo momento è di vitale importanza per quei settori che hanno subìto un azzeramento della domanda, e questo periodo di sospensione ci serve per elaborare un taglio di imposte mirato.
Come già detto, il bilancio di previsione che approvammo il 6 marzo deve essere rivisto, e il bilancio del nostro Comune risentirà fortemente del totale azzeramento delle entrate extratributarie, che ci hanno negli anni garantito la possibilità di gravare meno di tasse cittadini e imprese: un esempio per tutti, siamo tra i pochi comuni a non imporre l’addizionale Irpef ma se i turisti non ci sono non ci saranno entrate né dalla tassa di soggiorno né da check-point e parcheggi. Per questo sono indispensabili aiuti statalicome il fondo per i Comuni, per il quale ho sottoscritto con altri Sindaci un appello al Governo che, oggi, sembra essere stato ascoltato. Ci siamo già fatti capofila di richieste come lo svincolo delle risorse che, per legge, i Comuni sono costretti ad accantonare e una mirata moratoria fiscale”.
A proposito delle cose da fare l’Amministrazione, anche nella direzione di alcune proposte formulate durante l’incontro, ha già operato con l’apertura della Ztl (zona a traffico limitato che oggi prevede solo due ore di chiusura al mattino e per il resto circolazione sempre aperta) e si farà interprete di alcune istanze come la riapertura delle piazze e l’ampliamento degli spazi esterni per bar e ristoranti per l’anno in corso e per il 2021, decisioni che spettano alle autorità competenti. Il Comune prenderà parte agli accordi proposti insieme a Confcommercio per gli affitti commerciali prevedendo una apposita scontistica sulle tasse a fronte di riduzioni di canoni.
Ecco queste sono le prime misure, ma il “cantiere” è aperto a idee e proposte coinvolgendo tutte le componenti impegnate nel turismo, dalle comunità religiose all’Università, per una rinascita del comparto che parta dal patrimonio storico, artistico, religioso.,ambientale e faccia di Assisi la città apripista per l’Umbria e, con l’Umbria, per l’Italia. Assisi e l’Umbria in questo momento possono diventare un esempio per l’Italia, grazie al contenimento dell’epidemia possono diventare casi pilota per superare la paura e ripartire, con modalità certamente nuove e diverse.
“Assisi deve essere capofila di questa rinascita – ha affermato il sindaco – il turismo dell’Umbria non può prescindere da Assisi che con il suo 25 per cento di visitatori rappresenta la punta di diamante. Questo è il primo di altri momenti che organizzeremo dedicati alla filiera del turismo in una sfida imponente che possiamo vincere solo insieme, Comune, imprese, associazioni, cittadini, perché soltanto lavorando tutti nella stessa direzione possiamo farcela”.
FINORA ASSISI E’ STATA POSSIAMO DIRE RISPARMIATA DAI CONTAGI MA QUANDO TORNERA’ UN AFFLUSSO DI TURISTI E’ LECITO ASPETTARSI CHE DIVENGA UNA ZONA A RISCHIO NON CREDETE?