Assisi Domani reagisce, ma quale fuga dal Comune?

Piuttosto si rispetti chi sta perdendo il posto di lavoro

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Assisi Domani reagisce, ma quale fuga dal Comune?

da Giuseppe CARDINALI (capogruppo), Carlo MIGLIOSI, Paolo SDRINGOLA
Gruppo Consiliare ASSISI DOMANI

ASSISI – Apprendiamo dagli organi di stampa delle fumose affermazioni
dell’ex assessore comunale circa una fantomatica e non meglio precisata emorragia “in massa” di dipendenti comunali, che si troverebbero a lavorare in un ambiente disarmonico, verso altre realtà. Allora, diamoli questi numeri!

Su circa 200 dipendenti comunali, solo due di essi, a metà dello scorso anno, e uno da pochi giorni, hanno chiesto distacco temporaneo (peraltro con nulla osta del Sindaco) presso altre amministrazioni.

Inoltre, due dipendenti sono venuti meno in conseguenza di indagini condotte dalla Procura che hanno comportato una sospensione e un licenziamento ex legge. Se l’ex assessore ha notizia degli altri “..molti…” a cui fa populisticamente cenno nell’articolo, ne dia informazione perché, diversamente, vien da pensare che abbia iniziato la propria campagna elettorale con largo anticipo o ci siano dei fenomeni di sudditanza politica di qualcuno nei confronti di qualcun altro.

L’Amministrazione, in ogni occasione possibile, ha sempre elogiato e ringraziato l’operato dei propri dipendenti e, quindi, leggere la frase di una presunta “…mancanza di condizioni di lavoro minime …” perché due o tre dipendenti comunali – per loro esigenze personali – hanno chiesto un temporaneo distacco, è realmente una forzatura ingiustificabile oltre che un’ingiusta e grave accusa lesiva dell’immagine della Città di Assisi e finanche degli stessi dipendenti dell’amministrazione.

Dipendenti che sono, oggi più che mai, valorizzati ed apprezzati dall’Amministrazione con l’attenzione al merito e all’impegno profuso nei servizi ai Cittadini e nel lavoro per l’Ente.

Altro tema è quello dei Tavoli Assist (Cultura e Turismo). Il turnover nei Tavoli Assist – liberi e volontari consessi in cui l’Amministrazione ha chiamato i Cittadini a partecipare e collaborare nella vita della Città – rientra, invece, nella normalità della libera scelta e libera partecipazione di ciascuno.

Se qualcuno abbandona i “Tavoli” – per sue personali e rispettabili considerazioni, anche in ordine alla non condivisione dello spirito o della conduzione dei tavoli stessi – non faremo certo salti di gioia, ma non ci strapperemo neanche i capelli. Vorrà dire che potranno parteciparvi altri assisani desiderosi di contribuire, con il proprio patrimonio culturale e valoriale, alla vita della Città.

Tuttavia, quello che fa impressione e lascia veramente basiti è la sfrontatezza e la spregiudicatezza di far passare la temporanea migrazione di due o tre persone da un’amministrazione ad un’altra (ma nel mantenimento del posto di lavoro pubblico) come un problema, quando in altre realtà, come la Perugina o la Colussi, molto vicine a noi, centinaia di dipendenti rischiano veramente la perdita del posto di lavoro.

Dipendenti che, con sacrificio e dedizione, hanno sempre fatto il loro dovere, che hanno accettato anche compromessi contrattuali – sia pure nelle forme di legge -, pur di portare a casa l’ormai ridotto “pezzo di pane”, perché il lavoro è, esso stesso, dignità e vita!

In questo preoccupante contesto – in cui il tessuto economico e sociale della nostra comunità è sferzato dal rischio di circa 125 esuberi nella realtà produttiva della Colussi, oltre i circa 500 paventati esuberi in Perugina, tanto per citare le più grandi, ma con un pensiero anche a quelle più piccole – l’ex assessore (nel più totale disinteresse per chi un posto di lavoro rischia veramente di perderlo) utilizza la fake news dei “…molti fuggitivi…” per riesumare ancora una volta l’ormai anacronistico scenario della “modifica della pianta organica”!

2 Commenti

  1. I sig.ri consiglieri cosi veloci nel rispondere all’articolo di leonardo paoletti non dicono che ci risulta che i tre dipendenti che se ne sono andati(tutti nell’anno 2017 ..informatevi prima di scrivere) non sono emigrati per motivi logistici o personali ma per non continuare a subire una condizione lavorativa che gli è stata modificata in pochi giorni senza tenere conto della professionalità ed esperienza acquisita negli anni nascondendosi dietro ad una riorganizzazione (si fa per dire) attribuita ai dirigenti che a loro volta devono piegarsi al volere delle amministrazioni per ovvi motivi…quindi cari signori finiamola con questa farsa perché tutti sanno tutto ed è inutile che vi affanniate a rispondere cosi velocemente a qualsiasi commento o critica che viene fatta a questa amministrazione…dovete accettarla e prenderne atto…fatevene una ragione… se c’è qualche populista questi siete voi paragonando questa vicenda con i licenziamenti alla colussi ed alla perugina…modo di fare di bassissimo profilo…

  2. Questo presunto coinvolgimento del cittadino alla “Res Publica” tramite i Tavoli Assist non ha dato i frutti sperati. Si veda quello che hanno prodotto e i progetti? In cantiere. Penso sia stato ideato per farci credere di poter incidere su iniziative e progetti che in realtà l’establishment si tiene ben stretto. Comunque, gente in panchina per rimpiazzare i transfughi ce né a volontà forza! Fatevi sotto!

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