Elezioni Assisi, Leggio M5s: Tassa di soggiorno solo con progetto chiaro”
da Fabrizio Leggio (candidato a Sindaco di Assisi)
In questi giorni la campagna elettorale è entrata nel vivo, stiamo leggendo numerosi comunicati stampa che mutano ed arricchiscono le proposte delle liste grazie alle tematiche che abbiamo sottoposto all’attenzione dei cittadini e degli altri candidati, nel corso dei vari confronti. Per esempio, il sindaco f.f. Lunghi ha recepito diversi nostri suggerimenti sul turismo a partire dal riassetto organizzativo dell’assessorato che fino ad oggi è stato sempre il fanalino di coda dell’Amministrazione comunale. Meglio cosi, non ci interessa chi ma come verranno portate avanti le nostre proposte, l’importante alla fine sarà la realizzazione delle stesse.
Uno degli argomenti centrali di questa tornata elettorale è sicuramente la tassa di soggiorno. C’è chi, come Bartolini, ne sbandiera la demagogica necessità senza proporre un progetto turistico, una tassa per i turisti che verrebbe utilizzata come passe-partout per ridurre le tasse e finanziare fantomatici progetti per i cittadini.
Parlando seriamente, senza illudere i cittadini, dobbiamo sottoporvi alcuni numeri. Un’imposta di soggiorno sostenibile dal sistema turistico attuale non potrà mai portare un gettito superiore a 1,5/2 milioni di euro. Il gettito delle tasse locali ( Tari/Tasi/IMU ) attualmente è di circa 10 milioni di euro. Appare evidente come la riduzione della tassazione, che si potrebbe applicare grazie alla nuova tassa di soggiorno, sarebbe quanto meno irrisoria, cosi come ben poco si potrebbe fare relativamente al rilancio della proposta culturale e turistica con il restante.
Noi riteniamo che il turismo e la cultura debbano essere portati al centro dell’azione amministrativa perché diventino fucina di nuovo sviluppo e nuova occupazione. Pensiamo che sia necessario riorganizzare l’assessorato con un team di supporto che preveda figure qualificate anche nelle nuove tecnologie ( web 2.0/3.0 ), nella ricerca di fondi pubblici e privati ritenendo non più procrastinabile l’individuazione di un direttore artistico degno della città di Assisi.
Bisogna lavorare alla stesura di un programma di valorizzazione dell’offerta culturale che preveda una serie di eventi costanti durante tutto l’arco dell’anno coinvolgendo anche le realtà locali.
Un paio di rassegne di alto livello in due momenti diversi della stagione, la valorizzazione del periodo natalizio, attualmente non sfruttato a sufficienza in chiave turistica, e la realizzazione di un grande festival come evento principale, da realizzare in un periodo che sia fuori dall’alta stagione. Puntare sull’arte, sulla musica, sull’eccellenza enogastronomica oltre che sulle tante risorse del territorio. Rivalutare la convegnistica e il congressuale, puntando magari sui temi della sostenibilità e dell’ecologia, già propri del messaggio francescano. Pensiamo ad una fiera delle rinnovabili e all’organizzazione di un “premio Assisi” da assegnare annualmente al progetto più innovativo in materia.
Se davanti ad una poggetto completo di: soggetti partecipanti, business plan, sponsor, istituzioni regionali e nazionali, consulta degli operatori del settore (che per primi vendono il “prodotto” Assisi),vogliamo mettere una tassa di soggiorno finalizzata al suo finanziamento, noi siamo d’accordo.
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