Ballottaggio Assisi, Carta della Montagna, Bartolini copia da Proietti
da Ufficio Stampa Proietti Sindaco
Cosa sarà mai successo al pluridecennale amministratore Giorgio Bartolini da aver bisogno di copiare le idee e il programma della sua avversaria Proietti? Sembra proprio che il candidato Bartolini abbia fatto un bel salto indietro nel tempo, quando da piccoli si sbirciava il foglio del compagno di scuola in cerca di suggerimenti e risposte valide a quel compito che sembrava proprio insormontabile!
Cosa sarà mai successo al pluridecennale amministratore Giorgio Bartolini da aver bisogno di copiare le idee e il programma della sua avversaria Proietti? Sembra proprio che il candidato Bartolini abbia fatto un bel salto indietro nel tempo, quando da piccoli si sbirciava il foglio del compagno di scuola in cerca di suggerimenti e risposte valide a quel compito che sembrava proprio insormontabile!
Il compito, stavolta, è cercare di convincere l’elettorato, a 4 giorni dal voto, che Bartolini ha sempre avuto a cuore le sorti e la tutela della montagna assisiate…quale novità! Andiamo con ordine: nello scorso 2015 la candidata Stefania Proietti, da cittadina impegnata quale è sempre stata, dopo incontri su incontri con le associazioni di montagna decise di scrivere la “Carta della montagna”, un documento di denuncia e risoluzione di problemi che gravano sulla vita della comunità montana, contenente i temi della viabilità, cartellonistica, presidio del territorio, gestione dei rifiuti, Parco del Subasio e molto altro.
L’obiettivo era quello di farla sottoscrivere ai candidati sindaco in vista del rinnovo dell’amministrazione comunale in modo da inserirla all’interno dei diversi programmi dei candidati quale patto tra loro e la popolazione montana. Ma, poveri noi, l’unica ad inserirla, nello specifico nella sezione riguardante le frazioni, fu proprio e solo la candidata Proietti una volta deciso di concorrere alla carica di sindaco. Non solo. Il candidato Bartolini, dall’alto della sua proverbiale esperienza, in passati incontri con gli abitanti del territorio la denigrò definendola cosa di poco conto. E proprio lui che sulla Carta si fece “grasse risate” ora, a 4 giorni dal voto, per accaparrarsi il voto degli abitanti della montagna, la definisce “un documento programmatico e di denuncia” che si impegna a rispettare.
Ricordiamo, per dovere di cronaca e per informare i cittadini che ancora non lo sapessero, che Giorgio Bartolini, negli anni ’70 creò per le allora elezioni amministrative la “Lista del Piano”, in contrapposizione con le istanze della montagna, con la quale entrò in Comune in ostinata opposizione alla Democrazia Cristiana al governo con il Sindaco Costantino, famoso per la sua indipendenza ed imparzialità, che proprio a causa della lista di Bartolini non riuscì a formare la giunta costringendo il Comune di Assisi a subire l’umiliazione del commissariamento prefettizio del Dott. Mario Vaccaro (1970-1972) che i cittadini ricordano ancora come la grande sconfitta della politica del bene comune.
Gli elettori, i cittadini non sono “usa e getta”, come non lo è la Carta della Montagna. Chi per realizzarla si è battuto, come Stefania Proietti, dà a questo patto con la comunità un valore, confermato dai fatti e dalla vita di chi ha da sempre profuso per difendere davvero le istanze della montagna, basta ricordare il Comitato per la frana di Torgiovannetto che ottenne, dopo 4 anni di lotte, la riapertura della strada 249.
Copiare non sempre riesce bene e l’esperienza, quella vera, è di chi si è battuto sul campo, con la vita, senza opportunismi per migliorare la vita delle frazioni di montagna. Gli abitanti e i cittadini di Assisi questo lo sanno e lo faranno sentire con il loro voto domenica 19 giugno. E se anche la Carta potesse parlare….
Non mi risulta abbia copiato, bensì discusso dell’attuabilità e delle coperture finanziarie delle proposte elencate nella carta. Ma perché la sinistra del PD ha questo vizio di inventare ed urlare? Forse per storie le persone.
Non mi risulta abbia copiato, bensì discusso dell’attuabilità e delle coperture finanziarie delle proposte elencate nella carta. Ma perché la sinistra del PD ha questo vizio di inventare ed urlare? Forse per stordire le persone.