Ballottaggio Assisi, Proietti, un progetto integrato per la mobilità

Riteniamo che sia necessario intraprendere azioni innovative e potenziare servizi finora lasciati in posizione marginale

Ballottaggio Assisi, Proietti, un progetto integrato per la mobilità

Ballottaggio Assisi, Proietti, un progetto integrato per la mobilità

Quando si parla di mobilità Assisi non può più rimanere indietro in termini di tecnologia, andando ad integrare e non a sostituire il sistema di mobilità già presente sul territorio, come il servizio taxi, con un occhio attento all’impatto ambientale.Un nuovo rapporto europeo sul settore dei trasporti riporta proprio che, in Europa, circa un quarto del totale delle emissioni di gas serra sono causate dal settore dei trasporti con conseguenze drammatiche. Sono infatti noti i pericoli connessi all’inquinamento atmosferico, responsabile di circa 30mila decessi in Italia all’anno solo a causa delle polveri sottili.

Con queste evidenze alla mano e con negli occhi le immagini di fine 2015, quando decine di città in Italia sono rimaste ostaggio sotto campane di smog per giorni, vogliamo lanciare da Assisi un chiaro segnale di cambiamento in materia di mobilità. Ne sono prova le scelte fatte in questi giorni di campagna elettorale, quando al posto di imponenti vele fatte “navigare” per giorni in tutto il territorio, come ha scelto di fare il nostro competitor Giorgio Bartolini, abbiamo preferito mostrare la realtà concreta della mobilità elettrica, riducendo drasticamente ogni tipo di impatto sull’ambiente. Riteniamo che sia necessario intraprendere azioni innovative – come mostrato in più e più punti dal nostro programma – e potenziare servizi finora lasciati in posizione marginale.

Tutto questo a partire dall’Amministrazione stessa, che tra le proprie risorse identificherà un Mobility Manager, una professionalità appositamente dedicata alla gestione della mobilità nel territorio, che dovrà operare in stretta sinergia con tutto il personale direttamente e indirettamente coinvolto (es. assessorato per il turismo e la cultura). Sulla stessa linea saranno studiate soluzioni di trasporto condiviso, noto anche come car-sharing e bike-sharing – già attivo in alcune città della regione, come Perugia – e la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili, pedonali ed itinerari ciclo-turistici. Tra le priorità rientra anche un nuovo regolamento sul traffico nel centro storico, per garantire la vivibilità dei residenti e la godibilità da parte dei turisti, e il potenziamento della rete dei trasporti locali e dei collegamenti con la rete dei trasporti nazionale ed internazionale per innalzare la qualità dell’offerta turistica (es. collegamenti Assisi-aeroporto o Assisi centro-stazione ferroviaria).

A partire da un’attenta analisi della situazione attuale sarà quindi possibile evidenziare limiti e criticità, proporre nuove soluzioni, senza necessariamente operare cambiamenti che potrebbero rivelarsi non sostenibili né da un punto di vista economico né da quello ambientale e nel rispetto delle categorie professionali dedicate alla mobilità che già si muovono sul territorio; in questa logica riteniamo fondamentale il servizio taxi, che ha un impatto ambientale di gran lunga minore rispetto a quello della doppie linee autobus spesso vuote che si muovono per le nostre strade. Occorre ottimizzare in ottica ambientale ed economica.

1 Commento

  1. Un plauso per la volontà, di fatto poco realizzabile per la morfologia del territorio, gli autobus potrebbero essere alimentati a metano, i taxi costano troppo per i pellegrini, le automobili elettriche sono ingestibili per quanto riguarda i costi e l’autonomia, che per un territorio collinare e vasto significa fallimento, proprio per i troppi saliscendi, le biciclette sarebbero destinate ai soli turisti atleti. Poi gli operai, i dipendenti, i professionisti hanno tutti orari ed esigenze differenti per poter utilizzare mezzi in condivisione. Ma guardiamo in faccia alla realtà per una volta. Forse sono sballato io e me ne scuso…ma il paradiso è altrove e la via più breve per raggiungerlo è l’inquinamento e non il voto.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*