Bona Mater, chi sei? Inaugurazione della sezione archeologica del museo

La mostra permanente è curata dall'archeologa Maria Letizia Cipiciani

La Lauda ritrovata il Venerdì Santo alla Cattedrale di San Rufino

Bona Mater, chi sei? Inaugurazione della sezione archeologica del museo

ASSISI – Nei suggestivi ambienti sotterranei del Museo Diocesano si inaugura una mostra che finalmente aiuta a comprendere la storia di una parte della città sulla quale da sempre ci si pongono innumerevoli interrogativi.

Il deposito archeologico, scoperto sotto la Cattedrale di San Rufino nel 1999-2000, e il toponimo Bona Mater, tramandato dai documenti medievali, sono il prologo di un percorso espositivo che racconta la vocazione al sacro e l’ininterrotta continuità di culto laddove furono costruite, in successione cronologica, le tre chiese dedicate a San Rufino, vescovo e martire di Assisi.

Ma chi è Bona Mater? L’Abate Giuseppe Di Costanzo (1797), l’altarino del Convento di San Damiano, 50 reperti archeologi e pochi spezzoni di muri antichi ne raccontano l’origine e la trasformazione nel corso di quindici secoli, con finale a sorpresa.

La mostra permanente curata dall’archeologa Maria Letizia Cipiciani, tra reale e virtuale, è allestita in un piccolo vano di epoca romanica, ambiente annesso al Chiostro della Canonica di San Rufino (XI secolo), che è stato portato alla luce pochi anni fa.

Sabato 24 febbraio 2018 alle ore 16.30 presso il chiostro del Museo Diocesano e Cripta di San Rufino, Assisi

Interventi:

– Maria Letizia Cipiciani, archeologa,

– Livia Trigona, acheologa,

– letture di Carlo Dalla Costa

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