
Chiusura del Cortile di Francesco verso il G7 Inclusione di ottobre
Chiusura del Cortile di Francesco – L’ultima giornata della decima edizione del Cortile di Francesco ha segnato un’importante tappa verso il G7 Inclusione e Disabilità previsto per ottobre. Il panel “Diversità: dallo stigma alla cura” ha chiuso i quattro giorni di dibattiti ad Assisi, ponendo l’accento sul tema dell’inclusione come necessità per una società civile. L’evento ha visto la partecipazione del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, che ha sottolineato l’importanza di un cambiamento di prospettiva riguardo alla disabilità.
Durante il suo intervento, il Ministro Locatelli ha ribadito che il raggiungimento dell’inclusione richiede un impegno da parte di tutti, invitando a modificare il modo in cui si guarda alla disabilità. Ha sottolineato che solo attraverso un cambiamento di mentalità si potrà valorizzare ogni individuo nella sua unicità.
Il panel ha visto la partecipazione di persone direttamente coinvolte nel tema della disabilità, tra cui Enrico Delle Serre, portavoce nazionale Piam-Anffas, e Benedetta De Luca, influencer e divulgatrice. Entrambi hanno raccontato le loro esperienze personali, evidenziando le difficoltà che le persone con disabilità affrontano quotidianamente. Il dibattito è stato moderato da Sergio Casagrande, direttore del Corriere dell’Umbria, e ha coinvolto anche la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi e la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
Delle Serre, nel suo intervento, ha messo in luce l’importanza del concetto di fraternità per costruire una società più inclusiva, in cui le persone con disabilità non siano viste come separate o inferiori, ma come parte integrante della comunità. Ha sottolineato il ruolo della comunità francescana nel promuovere iniziative che favoriscano la partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale, culturale e lavorativa, con l’obiettivo di eliminare discriminazioni ed esclusioni.
La presidente dell’Istituto Serafico, Francesca Di Maolo, ha ribadito che solo attraverso la fraternità è possibile creare relazioni in cui persone diverse possano sostenersi reciprocamente. Anche Benedetta De Luca ha sottolineato che essere diversi è un diritto di ogni individuo, mentre l’inclusione è un dovere collettivo.
Il panel ha evidenziato che la vera sfida sarà tradurre i principi discussi nel G7 in azioni concrete nella vita quotidiana. Il lavoro verso l’inclusione non si fermerà con l’evento di ottobre, ma richiederà continuità e impegno da parte di tutti.
Prima di questo incontro conclusivo, è stato presentato l’AI Assisi Act, un documento volto a fornire linee guida per un utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale nel campo della comunicazione. L’AI Assisi Act è frutto della collaborazione tra l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, il Sacro Convento di San Francesco, la RAI Umbria, l’Università degli Studi di Perugia e Confindustria Umbria. Il documento mira a fornire un supporto agli operatori della comunicazione per affrontare le opportunità e le sfide legate all’uso dell’intelligenza artificiale.
La presentazione si è aperta con la lettura di una lettera del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alberto Barachini, letta dal Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni. La tavola rotonda ha visto la partecipazione di diverse figure di spicco, tra cui Carlo Bartoli, Giovanni Caprara, Mino Lorusso, Maurizio Oliviero, Giovanni Parapini e Riccardo Stefanelli. È stato inoltre trasmesso un videomessaggio di Paolo Benanti, presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Entrambi gli eventi hanno garantito accessibilità grazie alla traduzione in LIS, al sottotitolaggio per non udenti e all’audiodescrizione per non vedenti, realizzati in collaborazione con RAI Umbria e RAI Pubblica Utilità.
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