
Celebrazioni per l’istituto fondato il 4 ottobre 1875
Il Convitto Nazionale “Principe di Napoli” celebra centocinquant’anni di attività educativa, radicata nel cuore della città serafica. Fondato il 4 ottobre 1875 nelle stanze del Sacro Convento, l’istituto fu inaugurato dal Ministro dell’Istruzione Ruggero Bonghi, su impulso del Regio Decreto n. 2388 del 18 febbraio dello stesso anno. Il re Vittorio Emanuele II ne sancì la protezione reale, dedicandolo all’erede al trono, il Principe di Napoli.
L’idea nacque nel 1865 dallo storico Antonio Cristofani, che auspicava un luogo di formazione per gli orfani degli insegnanti elementari del giovane Regno d’Italia. Lo spirito francescano di Assisi, votato alla cura degli ultimi, ispirò la nascita di un convitto che per 52 anni rimase ospitato nel Sacro Convento, fino al trasferimento nella sede attuale nel 1927.
Nel corso dei decenni, l’istituto ha saputo adattarsi ai mutamenti sociali e culturali, mantenendo saldo il proprio impegno verso l’educazione inclusiva. Oggi accoglie studenti da tutta Italia e dall’estero, offrendo un ambiente formativo che si configura come famiglia educante, soprattutto per chi proviene da contesti fragili.
Migliaia di giovani hanno trovato nel Convitto un punto di riferimento per costruire il proprio futuro. In occasione dell’assemblea annuale degli ex convittori, tenutasi lo scorso giugno, è stato presentato il volume celebrativo “Convitto Nazionale ‘Principe di Napoli’: 150 anni di storia (1875–2025)”, curato da Rossella Marianelli, Monica Ercolanoni, Antonio Mencarelli ed Elisa Brunelli. Il libro raccoglie testimonianze, documenti e memorie che ripercorrono la vita dell’istituto e dei suoi ospiti.
Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori eventi commemorativi, che coinvolgeranno la comunità educativa e cittadina, in un percorso condiviso di riconoscimento e valorizzazione della storia convittuale. Il Convitto Nazionale “Principe di Napoli” si conferma così pilastro dell’istruzione pubblica e simbolo di resilienza educativa.
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