E’ morta Chiara Frugoni, ha raccontato il Medioevo con le immagini, il cordoglio
La storica Chiara Frugoni, studiosa di grande prestigioso internazionale della Chiesa durante il Medioevo, che ha dedicato importanti studi alla figura di Francesco d’Assisi e all’iconografia, nota per il metodo di unire testi e immagini, considerandoli fonti di pari dignità, è morta sabato 9 aprile all’ospedale di Cisanello a Pisa all’età di 82 anni dopo una lunga malattia. I funerali, ha riferito la famiglia l’Adnkronos, si terranno martedì 12 aprile, alle ore 16 nella chiesa di Santa Caterina a Pisa. Nel 1965 Chiara Frugoni aveva sposato Salvatore Settis e dal loro matrimonio sono nati tre figli, Silvano, Andrea e Marta. Nel 1991 in seconde nozze aveva sposato il medico e ricercatore del Cnr Donato Cioli.
di Paolo Martini – Pam/Adnkronos
E’ stata professoressa di storia medioevale all’Università di Pisa dal 1974 al 1988, anno in cui si è trasferita all’Università di Roma Tor Vergata, dove ha insegnato fino al 2000, quando ha rassegnato volontariamente le dimissioni. E’ stata docente anche a Parigi Saint-Denis. I suoi saggi pubblicati principalmente da Einaudi, Laterza e Il Mulino sono tradotti nelle principali lingue europee, a partire dal francese e l’inglese, oltre che in giapponese e in coreano.
Nata il 4 febbraio 1940 a Pisa, figlia del grande medievista Arsenio Frugoni, Chiara Frugoni si è laureata nell’Università “La Sapienza” di Roma nel 1964 con una tesi dal titolo “Il tema dei tre vivi e dei tre morti nella tradizione medievale italiana”, e l’anno successivo è stata ammessa al diploma di perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa. In seguito ha svolto il dottorato con una borsa di studio all’Institute for Advanced Study, per iniziare poi l’attività di docente universitaria.
Fra le sue numerose pubblicazioni spiccano per novità interpretativa le opere sul Poverello d’Assisi: “Francesco e l’invenzione delle stimmate” (Einaudi, 1993, Premio Viareggio 1994 per la saggistica); “Vita di un uomo: Francesco d’Assisi” (con introduzione di Jacques Le Goff, Einaudi, 1995); “Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi” (Einaudi, 2010); “Storia di Chiara e Francesco” (Einaudi, 2011); “Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore ad Assisi” (Einaudi, 2015). Nel 2011 Frugoni ha individuato in uno degli affreschi attribuiti a Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi un profilo di diavolo tracciato tra le nuvole, suscitando molta curiosità e rimettendo anche in discussione varie pagine di storia dell’arte.
La sua bibliografia comprende titoli come: “Una lontana città. Sentimenti e immagini nel Medioevo” (Einaudi, 1983); “Storia di un giorno in una città medioevale” (con uno scritto di Arsenio Frugoni, Laterza, 1997); “Due Papi per un giubileo. Celestino V, Bonifacio VIII e il primo Anno Santo” (Rizzoli, 2000); “Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali” (Laterza, 2001); “La cappella Scrovegni di Giotto a Padova” (Einaudi, 2005); “Una solitudine abitata: Chiara d’Assisi” (Laterza, 2006); “L’affare migliore di Enrico. Giotto e gli affreschi della Cappella Scrovegni” (Einaudi, 2008); “La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo” (Einaudi, 2010).
Per Il Mulino ha pubblicato: “Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini” (2017), “Uomini e animali nel Medioevo. Storie fantastiche e feroci” (2018), “Paradiso vista Inferno. Buon governo e tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti” (2019), “Paure medievali. Epidemie, prodigi, fine del tempo” (2020). “Donne medievali. Sole, indomite, avventurose” (Il Mulino, 2021). Il suo libro più recente è “La fortuna di Alessandro Magno, dall’Antichità al Medioevo” (Officina Libraria, 2022).
In collaborazione con altri autori, Chiara Frugoni ha pubblicato: “Dizionario del Medioevo” (con Alessandro Barbero, Laterza, 1994): “Il cantiere di Giotto. Le storie di san Francesco ad Assisi” (con Bruno Zanardi e introduzione di Federico Zeri, Skira, 1996); “Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini” (con Alessandro Barbero, Laterza, 1999); “Mille e non più mille. Viaggio fra le paure di fine millennio” (con Georges Duby, Rizzoli, 1999); “Senza misericordia. Il Trionfo della Morte e la Danza macabra a Clusone” (con Simone Facchinetti, Einaudi, 2016).
Per Feltrinelli ha pubblicato le opere di narrativa: “Perfino le stelle devono separarsi” (2013); “San Francesco e il lupo” (2013); “San Francesco e la notte di Natale” (2014); “La storia della libellula coraggiosa” (2015), con le illustrazioni di Felice Feltracco. Chiara Frugoni ha svolto anche un’ampia opera di divulgazione, collaborando con “La Repubblica” e “Il Manifesto” e con programmi radiofonici e televisivi della Rai.
Cordoglio per la morte Chiara Frugoni la studiosa di san francesco
La Città di Assisi esprime cordoglio per la morte di Chiara Frugoni, 82 anni, storica medievalista che ha regalato importanti opere dedicate a San Francesco di Assisi.
“La sua scomparsa- ha affermato il sindaco Stefania Proietti – lascia un grande vuoto perché con i suoi studi ha contribuito a delineare e a far conoscere la figura del nostro Santo.
La professoressa Frugoni ha dedicato la sua vita alla storia del Medioevo, i suoi scritti sono tradotti nelle principali lingue europee, a partire dal francese e l’inglese, oltre che in giapponese e in coreano”.
Fra le sue numerose pubblicazioni spiccano per novità interpretativa le opere sul Poverello d’Assisi: “Francesco e l’invenzione delle stimmate” (Einaudi, 1993, Premio Viareggio 1994 per la saggistica); “Vita di un uomo: Francesco d’Assisi” (con introduzione di Jacques Le Goff, Einaudi, 1995); “Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi” (Einaudi, 2010); “Storia di Chiara e Francesco” (Einaudi, 2011); “Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore ad Assisi” (Einaudi, 2015).
“Ricordiamo – ha detto ancora il sindaco – quando nel 2011 la professoressa Frugoni ha individuato in uno degli affreschi attribuiti a Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi un profilo di diavolo tracciato tra le nuvole, riuscendo con questa scoperta a suscitare critiche e perplessità tra gli storici dell’arte.”
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