Sabato 23 novembre alle ore 20 si è tenuta ad Assisi, presso la società culturale Arnaldo Fortini, una cena e prova di assaggio dell’olio nuovo. Alla manifestazione organizzata da Claudio Campodifiori e Francesco Venturi, hanno partecipato circa 120 invitati di cui quaranta produttori di olio di oliva provenienti dal territorio di Assisi, Bettona e Cannara. La serata è iniziata con le prove di assaggio condotte da un qualificato pool di esperti regionali nella valutazione dell’olio extra vergine di oliva.
Il “panel test” composto da Michele Labarile, Rita Giglietti, Giuseppe Lobasso, Antonella Traversini, Tiberi Mario, e Ranaldi Fabrizio, dopo circa due ore di assaggi e scambi di valutazioni organolettiche ha concordato su una qualificazione degli oli concorrenti suddivisa in tre fasce. L’ultima fascia comprendeva diciassette oli che pur essendo classificabili come extra vergini, ai palati sopraffini degli esperti presentavano leggeri difetti (avvinati, riscaldati e morchia). La seconda fascia comprendeva altri diciassette oli di ottima qualità ai quali è stato consegnato un attestato di partecipazione con la dicitura”OLIO PRIVO DÌ DIFETTI” alla firma degli assaggiatori ufficiali.
Nella prima fascia sono stati inseriti solamente sei dei quaranta oli concorrenti. Dopo lunga discussione gli esperti hanno convenuto che era quasi impossibile fare una graduatoria dei primi sei classificati perché ognuno spiccava per particolari caratteristiche che erano difficili da comparare. Così le caratteristiche di pregio dovute all’odore di fruttato, di amaro e dolce al gusto e di aroma floreale hanno inebriato gli esperti a tal punto che hanno preferito descriverli singolarmente di fronte ad un pubblico attento.
Ai primi 6 classificati: Baldoni Claudio, Betti Franco, Cecchetti Ivana, Giacanella Emiliano, Tiriduzzi Claudio, Trionfetti Luciana, è stato così consegnato un attestato con la seguente dicitura “OLIO DI GRAN PREGIO ELEGANTE E TIPICO” sempre alla firma degli assaggiatori ufficiali. Per dirla con Columella “OLEA PRIMA OMNIUM ARBORUM EST” ed è proprio vero, perché da quest’albero si estrae un nettare incomparabile di cui gli Umbri vanno molto orgogliosi.
Commenta per primo