Il Mortaro e l’uso per Festival, chi difende il “Sacro Subasio”?
Da Prospero Francesco Calzolari
ASSISI – “Io sono voce di uno che grida nel deserto” verrebbe da dire leggendo l’intervento dell’ amico Professor Giuseppe Bambini, su di una cronaca locale del 29 giugno, relativamente all’ utilizzo del Mortaro del Subasio per l’evento “A festival in secret places”, previsto per il 20 e 22 luglio prossimo venturo.Ma oggivoglio esserci anch’ioa difendere la sacralità del nostro Monte, come del resto abbiamo già fatto tante volte – insieme al Prof. Bambini – nei nostri interventi pubblici su “Sacro Subasio”.
Già mi disturba il titolo in inglese, ennesima conferma della perdita di identità di una Nazione che da tempo ha abdicato al suo passato. Ma violare il silenzio millenario della nostra montagna “popolata”- per usare una frase di Gemma Fortini-“di forze misteriose vaganti nell’ immensità delle verdi distese” con DJ e musiche sperimentali contemporanee, è tanto bizzarro quanto iconoclasta.
E’ singolare che gli stessi soggetti pronti ad indignarsi, nei westernholliwoodiani, e schierarsi dalla parte dei Pellerossa, contro le Giacche Blu, allorché queste ultime calpestano, profanandoli, i loro territori sacri, non alzino un dito allorché si preannunciano “performance site-specific” nei luoghi sacri dei nostri – e loro – antenati. Anche se il concetto della divinità dei monti ricorre in modo uniforme da Oriente ad Occidente, il Mortaro Grande fu specificatamente luogo di culto degli antichi Umbri.
Pertanto la città di Assisi, con il “nome” che si ritrova, può e deve fare a meno di simili stravaganze che rischiano di creare pericolosi precedenti.Spero pertanto che “qualcuno”, anteriore e “superiore” a noi, smarriti inquilini del XXI secolo, faccia sentire anche la sua “voce”, tra una nota e l’altra delle “musiche sperimentali contemporanee” e rimpiango che il nostro Mortaro non sia la bocca di un vulcano spento, come ci raccontavano i nostri vecchi quando eravamo bambini.
PROSPERO CALZOLARI
è un evento inquietante messo in atto per i motivi egocentrici di un’amministrazione culturale vanitosa e insulsa che in tempi come questi è pronta a sperperare risorse per offendere un territorio da proteggere – nell’assordante silenzio di una popolazione locale preoccupata probabilmente solo dei registri di cassa.
questo è ciò che ho scritto nella mia pagina FB e che ho fatto girare in tante altre pagine incollando questo vostro post che condivido pienamente, grazie per averlo scritto!
Questo è quello che sta per avvenire sul Subasio che è PARCO. Come parte di un festival di 4 giorni Universoassisi 1.1 (vi invito a vedere il sito pesantissimo, fumoso nei suoi contenuti e da una musica a dir poco inquietante…ma forse questo fa figo, almeno così devono pensare chi lo ha creato) per il modico costo per i contribuenti di 300.000 euro, costo per i 4 giorni, avete letto bene, 300.000 euro, verrà fatto un concerto per 200 persone nel Mortaro, una dolina del Subasio di non semplice accesso, luogo intimo e magico.
1 la strada, che dopo l’eremo delle Carceri si inerpica verso la cima del Subasio per poi scollinare verso Collepino/Spello, è dal lato Assisi in condizioni pietose con buche che sbiellerebbero una jeep e così, se ci si vuole andare di giorno, ma il ritorno dal concerto immagino sarebbe al buio, si deve fare la gimcana fra le buche. Il concerto, mi è stato detto ieri da ben informati dell’amministrazione comunale, prevederà un servizio di navette ecologiche?! Da dove? Che vanno per prati? E poi, le suddette navette, porteranno la gente per il sentiero fino al Mortaro? Non credo…
2 Ovviamente ci vorranno servizi igienici…portati lassù nel Parco?
3 Ci vorrà almeno un’ambulanza e un servizio di sicurezza
4 Il Subasio è sempre molto ventoso, specialmente dal lato del Mortaro che è a oltre 1000 metri, e chi ci sta ad un concerto nel vento in quel luogo?!
5 Ovviamente ci vorrà un sistema di amplificazione…Il tutto non porterà gravi danni ecologici in uno dei luoghi, non solo sacri, ma più tranquilli e pastorali del territorio? DI CERTO SI’
ASSISI HA BISOGNO DI “INVENZIONI” COSI’ DEMENZIALI? ASSISI HA BISOGNO DI VERI INTERVENTI CULTURALI NON DI UN FESTIVAL RAFFAZZONATO ALL’ULTIMO MOMENTO CON COSTI IPERBOLICI E POI PER CHI?!
INSOMMA QUESTA COSA MI PARE A LIVELLO DELLA “FERTILITY ROOM” anche questa in inglese, io adoro l’inglese ho tradotto libri e lo so molto bene, ma è vero, a condire il vuoto si usa l’inglese perchè…fa figo!
FATE GIRARE PER FAVORE!
io ho commentato perchè non appare?
Ripeto: questo è il mio commento sulla mia pagina FB che ho fatto poi girare molto in altre pagine a questo vostro post che condivido pienamente, grazie per averlo scritto!
Questo è quello che sta per avvenire sul Subasio che è PARCO. Come parte di un festival di 4 giorni Universoassisi 1.1 (vi invito a vedere il sito pesantissimo, fumoso nei suoi contenuti e da una musica a dir poco inquietante…ma forse questo fa figo, almeno così devono pensare chi lo ha creato) per il modico costo per i contribuenti di 300.000 euro, costo per i 4 giorni, avete letto bene, 300.000 euro, verrà fatto un concerto per 200 persone nel Mortaro, una dolina del Subasio di non semplice accesso, luogo intimo e magico.
1 la strada, che dopo l’eremo delle Carceri si inerpica verso la cima del Subasio per poi scollinare verso Collepino/Spello, è dal lato Assisi in condizioni pietose con buche che sbiellerebbero una jeep e così, se ci si vuole andare di giorno, ma il ritorno dal concerto immagino sarebbe al buio, si deve fare la gimcana fra le buche. Il concerto, mi è stato detto ieri da ben informati dell’amministrazione comunale, prevederà un servizio di navette ecologiche?! Da dove? Che vanno per prati? E poi, le suddette navette, porteranno la gente per il sentiero fino al Mortaro? Non credo…
2 Ovviamente ci vorranno servizi igienici…portati lassù nel Parco?
3 Ci vorrà almeno un’ambulanza e un servizio di sicurezza
4 Il Subasio è sempre molto ventoso, specialmente dal lato del Mortaro che è a oltre 1000 metri, e chi ci sta ad un concerto nel vento in quel luogo?!
5 Ovviamente ci vorrà un sistema di amplificazione…Il tutto non porterà gravi danni ecologici in uno dei luoghi, non solo sacri, ma più tranquilli e pastorali del territorio? DI CERTO SI’
ASSISI HA BISOGNO DI “INVENZIONI” COSI’ DEMENZIALI? ASSISI HA BISOGNO DI VERI INTERVENTI CULTURALI NON DI UN FESTIVAL RAFFAZZONATO ALL’ULTIMO MOMENTO CON COSTI IPERBOLICI E POI PER CHI?!
INSOMMA QUESTA COSA MI PARE A LIVELLO DELLA “FERTILITY ROOM” anche questa in inglese, io adoro l’inglese ho tradotto libri e lo so molto bene, ma è vero, a condire il vuoto si usa l’inglese perchè…fa figo!
FATE GIRARE PER FAVORE!