L’Intelligenza Artificiale e il Futuro del Lavoro: Una Riflessione di Padre Paolo Benanti

La realtà come merce del software: un'analisi critica dell'IA e del suo impatto sul mondo del lavoro

L'Intelligenza Artificiale e il Futuro del Lavoro

L’Intelligenza Artificiale e il Futuro del Lavoro: Una Riflessione di Padre Paolo Benanti

Padre Paolo Benanti, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, ha recentemente espresso le sue riflessioni sull’intelligenza artificiale (IA) durante un evento organizzato dal Centro Studi Nemetria ad Assisi, il 17 maggio 2024. Secondo Benanti, la prima sfida dell’IA risiede nella realtà stessa, che rischia di diventare una merce del software che la definisce.

Questo rappresenta un cambiamento significativo nel mondo del lavoro, poiché altera le coordinate che hanno caratterizzato la produzione agricola, industriale e del terziario. L’IA, infatti, sta trasformando lo spazio pubblico in un ambiente computazionale, dove tutto ciò che è stato digitalizzato viene centralizzato e gestito da un cloud.

Il cloud non influenza solo le strutture organizzative, ma controlla tutto ciò che riguarda il computazionale e il digitalizzato. Il modo in cui gestiremo questo decennio e come organizzeremo le relazioni all’interno di questo spazio computazionale centralizzato determinerà il futuro della nostra democrazia, che è diventata in parte computazionale.

Parlare di IA, quindi, significa parlare di relazioni di potere all’interno di uno spazio di relazioni mediate, di cui il mondo del lavoro è un’espressione fondamentale. Padre Benanti sottolinea anche l’importanza di considerare l’effetto Turing quando si discute di IA.

L’effetto Turing, così chiamato in onore dello studioso che affermò che una macchina è intelligente se riesce a ingannarci facendoci credere che sia un uomo, rappresenta un’inversione di un paradigma gnoseologico ed epistemologico che ci accompagna da Platone in poi. Se non partecipiamo a un processo vedendo anche le sue finalità, ma ci vengono assegnati solo singoli compiti da svolgere, questa perdita di senso e di visione complessiva potrebbe avere un effetto significativo sul mondo del lavoro.

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