(assisioggi.it) ASSISI – – Grande ritorno della Sagra Musicale Umbra a Assisi domani sabato 21 settembre alle ore 16.30 con un concerto nel Chiostro del Sacro Convento di San Francesco il cui protagonista assoluto è Krzysztof Penderecki, uno dei massimi compositori viventi, nelle vesti di direttore d’orchestra e compositore. Il grande artista polacco, che il prossimo novembre compirà 80 anni e che già ebbe modo di dirigere nel 1980 un concerto proprio a Assisi per la Sagra, sarà alla guida della neonata Orchestra da Camera di Perugia con Massimo Mercelli al flauto, per proporre tre suoi lavori: Serenata per orchestra d’archi del 1996, l’Adagietto da Paradise lost – una Sacra Rappresentazione del 1976 – della quale si ascolta però una versione per flauto e orchestra d’archi scritta pochi mesi fa; infine, la Sinfonietta n. 2 per flauto e orchestra d’archi , una rielaborazione dell’originale per clarinetto ed archi del 1994, eseguita per la prima volta nel 2006. Il programma è completato dalla Serenata in mi maggiore op. 22 per orchestra d’archi di Antonín Dvořák.
«Ho passato dei decenni alla ricerca e alla scoperta di suoni nuovi. Allo stesso tempo, ho studiato attentamente le forme, gli stili e le armonie di epoche del passato. Ho continuato l’adesione ad entrambi i princìpi […] La mia produzione attuale è una sintesi». Con queste parole Krzysztof Penderecki riassume oltre 50 anni di attività che continuano a confermarlo, alla vigilia del suo 80° compleanno, tra due mesi, uno dei maggiori compositori viventi. E’ lui stesso ad aver scelto i brani in programma per il concerto di Assisi, in un luogo denso di significato come il Chiostro del Convento di San Francesco, ove la spiritualità francescana incontra la musica sacra in una delle sue massime espressioni. Indirettamente, lo spiega con quanto dichiarato nel 2008, proprio nel momento in cui ribadiva la sua nuova attenzione nei confronti della musica da camera: «Mi sto avvicinando sempre più spesso alla musica da camera: mi sono reso conto che si può dire di più, con quella voce sommessa e con quel suono concentrato di tre o quattro strumenti. Ritirarmi in questa privatezza musicale è una sorta di reazione al nostro fin de siècle, a quell’accelerazione dell’orologio della storia e a quella confusione disordinata di valori che oggi caratterizza la cultura, l’etica e la politica».
Per questi motivi scrutando il catalogo di Penderecki si nota che varie composizioni esistono in più versioni, caratteristica che si estende anche a due dei lavori in programma nel concerto assisiate: la Sinfonietta n. 2 risale al 1994 in una versione con clarinetto solista, a sua volta una trascrizione del Quartetto per clarinetto e trio d’archi del 1993; l’Adagietto, invece, è tratto dal Paradise Lost (1978) ed esiste nella sua versione originale per orchestra sinfonica e in un’altra, del 2007, per corno inglese e orchestra d’archi. La versione odierna della partitura deriva da quella con corno inglese solista ed è stata eseguita per la prima volta da Massimo Mercelli nel maggio scorso, diretta dall’autore.
Penderecki è felice di festeggiare il suo compleanno con questo concerto ad Assisi. Gli 80 anni non gli pesano affatto: “Se qualcuno mi chiede se alla mia età penso alla morte rispondo che sono troppo preso dalla musica e dal mio lavoro per averne timore”, risponde nel corso delle prove, vicino allo spirito di San Francesco.
Il concerto di Assisi è ripreso da Radio Vaticana per successive trasmissioni e offerto al circuito delle radio europee.
Festoso ritorno della sagra anche quello all’Abbazia di San Nicolò di San Gemini, sempre sabato 21 settembre, ma alle ore 21, con lo strepitoso Ensemble Amarcord, gruppo vocale tedesco già ospite della Sagra due anni fa formato da due tenori, due baritoni e un basso le cui voci si fondono diventando quasi una vera e vibrante orchestra. Il concerto è costruito intorno ai testi della Messa, con un repertorio che copre oltre mille anni di musica sacra, tenendo conto che il canto monodico – il cosiddetto «gregoriano» – era già codificato in tutta Europa, sebbene con moltissime variazioni regionali, all’epoca dell’impero carolingio. Insomma, un programma raffinato sospeso tra passato e presente, con adamantine polifonie sacre, da Tallis a Ockeghem a Stolzer fino ai contemporanei, con l’anglosassone John Tavener e il tedesco Marcus Botho Ludwig. Dei quali, rispettivamente, saranno eseguiti L’Agnello, pagina di disarmante innocenza del 1982, e Tenebrae, del 1997, su testo di Paul Celan, in cui il noto poeta rumeno evoca un’associazione tra la distruzione del Tempio di Gerusalemme, il tradimento di Gesù e gli orrori della Shoah durante la Guerra – un’assenza di Dio, in altre parole – quando entrambi i genitori del poeta morirono in campi di concentramento, e che la scrittura vocale di Ludwig traduce come una preghiera raccolta, austera e rassicurante.
La Fondazione Perugia Musica Classica mette a disposizione del pubblico un servizio di navetta gratuito di andata e ritorno per Assisi con partenza da Piazza Italia alle ore 15.30 e da Via Palermo alle ore 15.40, mentre per San Gemini rispettivamente alle ore 19.30 e 19.40. E’ necessaria la prenotazione telefonando all’apposito numero 338-8668820 entro le ore 13 del giorno del concerto o al momento dell’acquisto del biglietto.
Orchestra da Camera di Perugia
La nuova «Orchestra da Camera di Perugia» nasce dalla pluriennale esperienza di giovani musicisti umbri nella diffusione della cultura musicale, soprattutto in relazione alle produzioni musicali rivolte ai giovani delle scuole.
La collaborazione fra strumentisti attivata all’interno del progetto «Musica per crescere» della Fondazione Perugia Musica Classica Onlus ha portato alla volontà di creare un complesso di archi e fiati in grado di estendere l’impegno nella diffusione musicale in sede concertistica e di
mettere al servizio degli enti di produzione musicale umbri e italiani una nuova formazione che può contare su professionalità consolidate dalla collaborazione con alcune delle migliori orchestre nazionali (Accademia di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra della
Toscana, Camerata Strumentale «Città di Prato») e da una attività solistica di alto profilo.
Fra i musicisti che dànno vita all’Orchestra da Camera di Perugia figurano inoltre alcuni dei migliori talenti delle ultime generazioni, vincitori di concorsi nazionali e internazionali e di prestigiose borse di studio, come quelle conferite dal Premio «Leandro Roscini», destinato appunto a sostenere i giovani musicisti umbri.
L’Orchestra mira ad un’ampia elasticità di organico di archi, fiati e percussioni, tale da coprire un repertorio che va dal Settecento alla musica contemporanea, con particolare vocazione per il Novecento.
Un costante controllo della qualità, legato alla selezione degli strumentisti e alla loro disciplina di gruppo è l’obiettivo ambizioso di questa nuova Orchestra, che intende essere punto di riferimento per tutti i giovani professionisti della Regione e per gli enti di produzione e diffusione musicale.
Krzysztof Penderecki
Krzysztof Penderecki nasce a Debica il 23 novembre 1933. Suo padre, avvocato e violinista entusiasta, lo introduce giovanissimo allo studio della musica. Viene ammesso al Conservatorio di Cracovia all’età di 18 anni. Studia al tempo stesso filosofia, storia dell’arte e storia della letteratura presso l’Università locale e dal 1954 Composizione presso l’Accademia Statale di Musica di Cracovia, dove nel 1958 termina gli studi e successivamente viene nominato professore. Nel 1959 vince il primo premio alla 2ª edizione del Concorso di Varsavia per giovani compositori polacchi e un anno dopo il suo brano Anaklasis viene esaltato dalla stampa. Seguono altre composizioni in rapida successione che ricevono significativi riconoscimenti.
Dal 1966 al 1968 ha insegnato presso la «Folkwang Hochschule» di Essen dove ha iniziato a lavorare alla sua prima opera teatrale I diavoli di Loudon (basata su un libro di Aldous Huxley). Dopo la Prima alla Staatsoper di Amburgo nel 1969, il lavoro è stato eseguito con successo nei teatri di tutto il mondo. A quest’opera teatrale ne seguono altre tre: il Paradiso Perduto (nel 1978), Die Schwarze Maske (nel 1986) e Ubu Rex (nel 1991).
Tra le composizioni più importanti ricordiamo anche Trenodìa per le vittime di Hiroshima (1960), La Passione secondo San Luca (1966), Dies Irae (1967), Utrenja (1970-1971), Cosmogonia (1970), Un Requiem Polacco (1980-1993).
Tra le composizioni strumentali si distinguono la Sinfonia n. 1 (1972), n. 2 (1980), n. 3 (1995), n. 4 (1989), n. 5 (1992); il Concerto per violino n. 1 (1977) e il Concerto per violino n. 2 (1992-1995), rispettivamente dedicati a Isaac Stern e ad Anne-Sophie Mutter; il Concerto per violoncello n. 2 (dedicato a Mstislav Rostropovich, 1982), il Concerto per flauto, scritto nel 1992 per Jean-Pierre Rampal, la Sinfonietta per archi (1992). Nel 1996 ha scritto su commissione l’oratorio Le sette porte di Gerusalemme, eseguito in occasione delle celebrazioni per i 3.000 anni della fondazione della Città Santa e nel 1998 ha scritto l’oratorio Credo, diretto da Helmut Rilling in prima assoluta nel giugno del 1998 al Bach Festival (Oregon).
Accanto a quella compositiva, Krzysztof Penderecki intraprende anche una fortunata attività direttoriale. A partire dalla metà degli anni Settanta, Penderecki è in tour in tutto il mondo e acquisisce una reputazione internazionale come direttore d’orchestra dirigendo composizioni proprie e di opere altrui. Ha collaborato con molte orchestre europee, americane e giapponesi, tra cui la London Symphony Orchestra, la Sinfonia Varsovia, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic Orchestra, la NHK di Tokyo e l’Orchestra Filarmonica di Osaka.
Numerosi premi sono assegnati a Penderecki per le sue opere: il Prix Arthur Honegger, il Premio Sibelius della Fondazione Wihouri, il Premio Nazionale di Polonia, il Premio Composizione dell’Associazione Europea per la promozione dell’Industria e Commercio nel 1988, il Premio Musica della Città di Duisburg nel 1999, il Cannes Classical Award come «Compositore vivente dell’anno» nel 2000, il Premio per le Arti del Principe delle Asturie nel 2001 e il Premio Romano Guardini dell’Accademia cattolica di Baviera nel 2002. Lunghissimo è l’elenco dei riconoscimenti: Gran Croce per meriti illustri dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania e Chevalier de Saint Georges, Medaglia per la scienza e l’arte della Repubblica Austriaca, il Premio del Consiglio Internazionale della Musica UNESCO per la Musica e l’Ordine al Merito Culturale del Principato di Monaco. Altri premi prestigiosi sono i giapponesi Praemium Imperiale (2004) e il Grand-Croix de l’Ordre «Pro Merito Melitensi» (2011). È membro della Royal Academy of Music di Londra, dell’Akademie der Künste di Berlino, dell’Academia Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires, dell’Accademia Internazionale della Filosofia e dell’Arte di Berna, dell’Accademia Polacca delle Scienze, della Royal Irish Academy of Music di Dublino. Ha ricevuto dottorati, cattedre e nomine onorarie in numerose importanti accademie di tutto il mondo (Roma, Stoccolma, Pechino, Washington). È stato insignito della laurea honoris causa dalle università di Rochester, Leuven, Bordeaux, Belgrado, Poznán, Varsavia, Glasgow e dalla Georgetown University di Washington. Continua a comporre e, tra le opere più recenti, ricordiamo: Concerto Grosso (2001), Concerto per pianoforte (2002), VIII Sinfonia (2007), Concerto per corno e orchestra (2008), Quartetto d’archi n. 3, Tre canzoni cinesi (2008), A sea of dreams did breathe on me per soprano, mezzosoprano, baritono, coro e orchestra (2010). Il nuovo lavoro di Krzysztof Penderecki, Doppio Concerto per violino e viola, con Janine Jansen e Julian Rachlin come solisti, è stato eseguito in prima assoluta il 22 ottobre 2012 al Musikverein di Vienna.
Ensemble Amarcord
Fondato nel 1992 dagli ex membri del Coro di voci maschili dello storico Thomanerchor di Lipsia, Amarcord è stato definito sin dalla nascita uno dei migliori ensemble vocali del mondo ed ha raggiunto in Germania grande notorietà, che gli ha permesso di avere un proprio festival e un concorso di musica vocale «a cappella» presso la Gewandhaus di Lipsia.
I tratti distintivi di Amarcord si fondano sia su un profondo lavoro e studio (che gli ha permesso di raggiungere un intenso colore vocale e omogeneità) sia sull’approccio filologico alla pagina musicale e su una buona dose di fascino, di umorismo e gusto teatrale.
Il repertorio di Amarcord un vasto repertorio che spazia dai madrigali e composizioni romantiche agli arrangiamenti a cappella di famose canzoni, abbracciando tutte le sfaccettature della musica vocale: dai mottetti di Bach, ai capolavori di Poulenc, da Orlando di Lasso a Messiaen, da Tallis a Schumann, Schubert, Dvorak, Janacek sino ad opere dei massimi compositori di oggi.
Ospite regolare dei maggiori festival e teatri di tutto il mondo, Amarcord ha ottenuto e ottiene regolarmente i massimi riconoscimenti discografici, sino al recentissimo Premio «ECHO» della critica tedesca per l’ultimo cd «Rastlose Liebe».
Nel 2012 l’Ensemble ha vinto il suo secondo Premio «ECHO Klassik» come «Ensemble vocale dell’anno».
PROGRAMMA
Sabato 21 settembre ore 16.30
Assisi, Chiostro Sacro Convento di San Francesco
Orchestra da Camera di Perugia
Krzysztof Penderecki, direttore
Massimo Mercelli, flauto
Krzysztof Penderecki Serenata per orchestra d’archi (1996/97)
Adagietto (da «Paradise Lost», 1978), versione per flauto e orchestra d’archi (2013)
Sinfonietta n. 2 per flauto e orchestra d’archi (1994/2006)
Antonín Dvořák Serenata in mi maggiore op. 22 per orchestra d’archi
Sabato 21 settembre ore 21.00
San Gemini, Abbazia di San Nicolò
Ensemble Amarcord
Wolfram Lattke, Martin Lattke, tenori
Frank Ozimek , baritono
Daniel Knauft, Holger Krause, bassi
Kyrie In festis duplicibus I, gregoriano
Tallis:Te lucis ante terminum, a 5 voci
Dietrich: Antifona In mandatis eius
Stoltzer Beatus vir qui timet Dominum
Stahel: Antiphona In mandatis eius
Queldryk : Gloria (con il Tropo « Spiritus et alme »)
Liberasti nos Domine, gregoriano
Ockeghem: Credo, a 5 voci (dalla Missa «Sine Nomine» a 5)
von Bingen: Inno O viridissima virga
Sanctus, Praga, XIV secolo
Pierre de la Rue: O salutaris hostia, a 4 voci
Pater noster, gregoriano
Tallis: Antifona O sacrum convivium, a 5 voci
Tavener: The Lamb (1982)
De profundis, gregoriano
Ludwig: Tenebrae (1997/98)
Info, biglietti e abbonamenti:
Fondazione Perugia Musica Classica Onlus,Via Danzetta, 7 – 06121 PERUGIA
Tel. 075-5722271; e-mail: info@perugiamusicaclassica.com
Sito web: www.perugiamusicaclassica.com
Biglietteria: Tutti i giorni feriali e festivi, dalle 11.00 alle 19.00, presso il Punto informativo in Corso Vannucci a Perugia. Anche presso la sede del concerto a partire da un’ora prima dello spettacolo. Acquisto anche presso i punti vendita autorizzati e on line sul sito: www.perugiamusicaclassica.com (senza diritto di prevendita) oppure www.vivaticket.it (senza diritto di prevendita).
Prezzi: da 7 a 25 €
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