(assisioggi.it) ASSISI – Una storia bellissima scritta da Edoardo Erba appositamente per Paolo Triestino e Nicola Pistoia, una coppia che ha al suo attivo successi come “Muratori”, “Grisù, Giuseppe e Maria” e “Ben Hur”. “Trote” è un gioco a moscacieca, dove qualcuno è sempre bendato e qualcun altro invece vede. È uno spettacolo divertente e poetico, che riesce ad entrare con leggerezza in un tema delicato.
Ambientata in una Roma che si percepisce solo sullo sfondo e nel linguaggio dei tre protagonisti, la pièce di Erba si snoda saltellando con la freschezza dell’Aniene, che nasce limpido e finisce, più si avvicina alla città, a fare pulizia di veleni tossici. I protagonisti sono due persone del popolo: Maurizio, un meccanico arricchito in perenne crisi coniugale e Luigi, un operaio alle soglie della pensione che sta per sposarsi con una donna di servizio rumena.
Luigi è un pescatore di fiume, e tutta la commedia segue letteralmente il filo della sua passione per le trote e del suo modo di intendere e vivere la pesca. Una passione che contagia il neofita Maurizio, che trovatosi per le mani analisi mediche che lasciano poche speranze, ha deciso di recapitarle allo sconosciuto destinatario.
Ma ora che l’ha di fronte sulle rive dell’Aniene, felice per l’imminente matrimonio, non ha più il coraggio di consegnargliele, e pescando con lui si sente per la prima volta nella vita in pace con se stesso e col mondo. Sapientemente diretta e interpretata con iperrealismo comico dallo straordinario duo Pistoia-Triestino, coadiuvati da un’ottima Elisabetta De Vito, “Trote” è una commedia che non manca di momenti esilaranti, ma che alla fine avvince e commuove.
Commenta per primo