
Naufrago alla deriva: viaggio interiore al Piccolo Teatro degli Instabili
Roma – Un uomo alla deriva, aggrappato a un relitto di fortuna, intraprende un viaggio tanto fisico quanto interiore. Lottando per la sopravvivenza in un ambiente ostile, il naufrago si abbandona ai sogni, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua esistenza. Affiorano ricordi di amore e gioia, ma anche le ombre del dolore e del male vissuto. Questo percorso introspettivo lo conduce a una profonda consapevolezza: è la capacità di lasciare andare e di dare il giusto valore alle cose a rappresentare la vera salvezza dell’essere umano. Una brezza leggera lo trasforma in un’entità eterea, sospesa tra l’ascesa al cielo e l’abisso degli abissi.
La metafora è potente e universale: come il naufrago, ognuno di noi può trovarsi a toccare il fondo, metaforicamente parlando, in un momento della propria vita. La scelta cruciale sta nel decidere se soccombere a questa condizione o trovare la forza di reagire, di spingersi verso l’alto per riemergere e iniziare una nuova fase. Il regista Alessandro Di Murro porta in scena questa intensa opera di Gianni Guardigli, affidando a Daniela Giovanetti il ruolo centrale. L’attrice incarna con sensibilità e profondità il personaggio, dando voce alle sue emozioni e al suo percorso di trasformazione.
La performance di Giovanetti, accompagnata dalle evocative note della chitarra elettrica di Amedeo Monda, esalta la poeticità del testo di Guardigli. Lo spettacolo si configura come una successione di immagini oniriche ed emozionanti, capaci di toccare le corde più profonde dell’animo dello spettatore. La sinergia tra recitazione e musica crea un’atmosfera suggestiva, amplificando l’impatto emotivo della narrazione. Il monologo si preannuncia come un’esperienza teatrale intensa e coinvolgente, una riflessione sulla condizione umana e sulla capacità di resilienza di fronte alle avversità.
Lo spettacolo sarà in scena il 2 febbraio alle ore 17:30.
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