Assisi, Consulenze d’oro, Travicelli: “Ci vuole una bella faccia tosta”. Da Claudia Maria Travicelli (Assessore del Comune di Assisi) – A proposito di “consulenze d’oro”, Il consigliere di minoranza Giorgio Bartolini ne fa una questione di “igiene orale”, invitando a sciacquarsi la bocca prima di parlare di lui, operazione che in genere si fa dopo i pasti, soprattutto se abbondanti…
L’argomento è troppo serio per essere preso alla leggera e per permettere a chicchessia di giocarci sopra con le parole, soprattutto ad un soggetto che ha impostato l’ultima sua campagna elettorale (perdente!) sui fatti!
Se vogliamo i fatti, i fatti amministrativi che ci interessano sono questi: il consulente esterno ha avuto affidamenti diretti, senza gara, a cominciare dal primo mandato da sindaco di Giorgio Bartolini in poi, per un totale fatturato alla data odierna pari ad euro 1.526.918,30, con i seguenti costi per i cittadini di Assisi,parliamo di somme già versate dal 1997 al 2001 (Euro 147.249,32); dal 2002 al 2006 (Euro 382.288,89); dal 2007 al 2011 (Euro 526.761,58); dal 2012 al 2016 (Euro 298.231,45).
Ci sono poi le spese per consulenti ed avvocati rimborsati a Giorgio Bartolini, per la “Mattonata”, che ammontano a circa 300.000,00, di cui Euro 131.749,94, sempre diretti al consulente in questione. Si fa presente inoltre che non vi è stato nessun prelevamento dal capitolo relativo alla formazione del personale dei dipendenti comunali, a favore di altri capitoli di spesa, anzi l’Amministrazione Comunale oltre alla cifra già prevista per legge, dall’anno 2010 gestisce e finanzia una scuola di formazione denominata SIPA,a cui partecipano anche altri Comuni dell’Umbria e di altre regioni.
L’Amministrazione Comunale ha scelto in sede di equilibri di bilancio, tra l’altro, di destinare un maggior contributo di euro 10.000,00 per le ricorrenze religiose (vedi il 30′ anniversario di preghiera per la pace e l’VIII centenario del Perdono di Assisi), in linea con lo statuto approvato con atto del Consiglio Comunale in data 29/05/2014, che indica la condivisione con atti concreti ed indirizza la propria azione politica ed Amministrativa alla tutela dei diritti fondamentali, nel rispetto dei principi di uguaglianza, democrazia, solidarietà,libertà e gli ideali di pace e di non violenza.
Sono dati inconfutabili che fanno passare in secondo piano tutte le “chiacchiere” che Giorgio Bartolini tanto detestava in campagna elettorale, ivi inclusi i suoi furbeschi tentativi di addossare, oggi, al dirigente di turno le decisioni adottate. Ma Giorgio Bartolini lo conosciamo da tempo, e, per fortuna, hanno imparato a conoscerlo anche gli elettori che per ben due volte lo hanno clamorosamente bocciato!
Comunicato chiaramente non dovuto alla penna dell’assessore che lo firma, che ci mette esclusivamente la faccia: l’italiano è quasi senza errori e i ragionamenti non sono “intrecciati” nel tipico modo della Travicelli.
Eccoci dunque tornati alla consolidata prassi politica delle passate amministrazioni, in cui esisteva l’assessore addetto alla firma dei comunicati, scritti però da altri (Apostolico ne era la quinta essenza…). Il nuovo che avanza?