Paolo Ansideri, Assisi nel tempo presente, autonomia di cultura da religione e turismo
da Paolo Ansideri
ASSISI – Queste pagine nascono come riflessione sul dibattito politico-culturale che si è svolto ad Assisi nei primi giorni di luglio, a seguito del documento “Assisi nel terzo millennio” reso pubblico il 29 giugno e redatto dal gruppo di lavoro del Vicariato per la Cultura coordinato da don Vittorio Peri (consultabile in www.oicosriflessioni.it). Il documento aveva ad oggetto la visione complessiva della città ed una serie di richiami a principi generali e condotte pratiche suggerite all’amministrazione ed alla cittadinanza.
Ne è nata una serie di botta e risposta giornalistici, con levata di scudi contro l’intromissione della chiesa nella cosa pubblica, repliche degli interessati e immancabili presenze dei posizionatori di bandiere la cui assenza sarebbe stata ahimè interpretata come una mancanza dal formidabile campo della visibilità offerto da una simile uscita. Quasi tutti c’erano e si sono fatti notare. Sono passati circa cinque mesi e le pagine dei giornali locali hanno provveduto a sommergere l’argomento entro i tempi della cronaca come succederà anche a queste righe.
La scomparsa dell’argomento dalla cronaca, purtroppo significa anche scomparsa dall’ordine del giorno della politica, dato che questa oggi di cronaca si occupa. La stabile permanenza di punti di discussione su cui tracciare linee di approfondimento e ragionamento, non è nei tempi delle evanescenti presenze on line. Ho atteso quindi di essere fuori dai tempi giornalistici, dal focus mediatico e del dover esserci, per tentare di porre la questione sollevata dal documento sotto un altro punto di vista.
Ho accolto con molto interesse la proposta e le riflessioni esposte nel documento, perché sono l’occasione di un’apertura di un dibattito, serio e profondo, che da tempo auspico e che da tempo propongo nelle sedi competenti, sulla politica culturale e del turismo per la città di Assisi. Per la prima volta, nell’ultimo periodo, ci troviamo di fronte ad un testo presentato all’opinione pubblica, con un senso compiuto, con una visione complessiva della vita civile della città e con una minuta elencazione di attività da realizzare. Neanche il Documento Unico di Programmazione, è stato posto all’attenzione della pubblica opinione con tale evidenza.
Spero che la stampa locale possa dare spazio ad un dibattito serio, privo di polemica, ma altrettanto profondo e sincero senza infingimenti o remore intellettuali, né tantomeno timori reverenziali. Spero che i valori di riferimento, i principi guida, le argomentazioni proposte, le analisi e la documentazione apportata a sostegno delle proprie tesi siano il principio di ulteriori approfondimenti e contributi e che lo spirito di proposizione delle proprie visioni e delle ragioni su cui si fondano, abbiano a proprio supporto anche la disponibilità all’accertamento dell’effettiva rispondenza ai fatti di quanto asserito e la disponibilità all’intreccio di un confronto dialettico il cui esito potrebbe portare anche a divergenze profonde quanto ai principi ed ai fini del governo della vita di comunità.
In altre parole un dibattito può aprirsi solo se si è disponibili ad intessere un discorso razionalmente fondato, basato oltre che su dichiarazione di propri principi non negoziabili, anche sul reperimento di dati e fatti oggettivi portati a sostegno di quei principi e sull’accettazione di una comune dialettica che riconosce all’altro o la coerenza delle argomentazioni o all’opposto l’incongruenza di quanto affermato, nella sana tensione all’incontro-scontro dialogico.
Se questo non fosse sarei costretto ad opporre al documento presentato una mera elencazione di principi, precetti e raccomandazioni morali coincidenti o contrari a seconda dei principi etico-morali a cui volessi ispirarmi. Considero il documento presentato come un documento politico nel senso più alto del termine. Intendendo per politica quel complesso teorico e organico che a partire dalla dichiarazione di principi e valori guida posti a sovrintendere la conduzione del governo della cosa pubblica, si concretizza in conseguenti prese di posizione ed attività su problematiche singole in coerenza con l’adozione di quei principi e valori. Interpreto quindi in questo senso la proposta formulata ed il suo stesso rivolgersi alla cittadinanza in modo pubblico, come un sottinteso richiamo al primato della politica purtroppo ormai scomparsa dall’orizzonte culturale e civile, e rifugiata nelle ristrettezze del duello dialettico interpersonale all’interno del consiglio comunale.
Concordo nel ribadire il primato della politica, ma altra cosa è la condivisione di quella specifica impostazione, essendo portatore di altra visione che di seguito cercherò sommariamente di esporre.
Approfitto quindi di questa circostanza per comunicare che l’associazione Oicos riflessioni che rappresento renderà disponibili sul proprio sito www.oicosriflessioni.it tutti i documenti di approfondimento ad oggi disponibili, a sua conoscenza, sulla questione Assisi, in modo da favorire l’approfondimento delle posizioni in campo.
Chi scrive ha peraltro da tempo presentato nelle sedi competenti un documento redatto nel novembre 2016 che affronta le tematiche in questione: “Dal dossier Assisi, al progetto Assisi”, già disponibile nel sito.
Si potrà quindi al momento disporre dei seguenti testi:
- CST, S. Berardi, P. Desinano, O.N. Fiorucci, M.S. Minuti: “ Linee guida per l’innovazione e lo sviluppo del turismo in Assisi nell’età della crisi globale, pagine 84, aprile 2011
- Regione Umbria, a cura di G. Moriconi, L. Bruschi, : “Quadri strategici di valorizzazione. Idee, progetti, risultati per i centri storici dell’Umbria”, Assisi, da pg. 33 a 37, pagine 5,ottobre 2013
- Comune di Assisi: “Riunione partecipativa per la stesura del “Quadro Strategico di Valorizzazione” del centro storico di Assisi” – seduta del 13 novembre 2014, pagine 25
- Ansideri: “Dal dossier Assisi, al progetto Assisi”, pagine 351, novembre 2016
- Amministrazione comunale di Assisi: “Documento unico di programmazione (D.U.P.) – 2016 2021”, pagine 121, dicembre 2016
- Gruppo di lavoro del Vicariato per la Cultura: “Assisi nel terzo millennio”, pagine 7, giugno 2017
- P. Ansideri: “Assisi nel tempo presente. Versione Assisi”, novembre 2017 – pubblicazione progressiva
- Ansideri: “Assisi nel tempo presente. Versione Corriere dell’Umbria”, dicembre 2017 – pubblicazione progressiva
- Amministrazione comunale di Assisi – Piano marketing territoriale 2018 – nel momento in cui sarà reso pubblico
Pubblicheremo tutti i contributi di studio e approfondimento inerenti le questioni di politica culturale e turistica che ci verranno recapitati, tutti gli studi a vario titolo interessanti per il “Progetto Assisi”, ma non articoli di taglio giornalistico.
Contatto: paoloansideri@libero.it
Gli articoli precedenti sono pubblicati in www.oicosriflessioni.it con il titolo “Assisi nel tempo presente. Versione Assisi”
Prossimo articolo: Autonomia di Cultura da Religione. Commento al documento “Assisi nel terzo millennio”, del Gruppo di lavoro del Vicariato per la Cultura, giugno 2017
Paolo Ansideri
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