Capitale Europea cultura 2019, Pd Assisi chiede fondi a Perugia. Nella seduta del Consiglio comunale di mercoledì 19 ottobre sarà discussa una mia interpellanza relativa alla mancata considerazione di Assisi nella realizzazione dei progetti per i quali il Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo ha assegnato alla Città di Perugia la dotazione finanziaria di un milione di euro quale Città finalista della competizione per il titolo di Capitale europea della Cultura 2019.
Riguardo a tale vicenda è bene fare un po’ di chiarezza. Nel 2008 con propria deliberazione il Consiglio comunale di Assisi manifestò la volontà di candidare la Città a capitale europea della cultura. Qualche tempo dopo anche Perugia palesò questa intenzione e, dopo un confronto tra le due Amministrazioni volto a valutare la soluzione che garantisse il maggior livello di competitività, si decise di presentare una sola candidatura che riportasse il nome di entrambe le Città. Per il perseguimento di tale obiettivo le 2 Città insieme alla Regione Umbria dettero vita anche alla Fondazione Perugia Assisi 2019 che ha costituito nei mesi seguenti il braccio operativo della candidatura.
Come si ricorderà, proprio mentre si stava lavorando alla definizione dei progetti che poi hanno accompagnato la candidatura è emerso con chiarezza ciò che per alcuni aveva rappresentato un dubbio e per altri una certezza: l’impossibilità per 2 Città di presentare un’unica candidatura. Si arrivò, quindi, alla presentazione della candidatura con la denominazione “Perugia 2019, con i luoghi di Francesco di Assisi e dell’Umbria, Capitale Europea della Cultura”, ma con la consapevolezza del valore che Assisi apportava all’interno del relativo progetto e del conseguente ruolo che le sarebbe spettato in caso di vittoria, così come emerge dai carteggi tra i Sindaci delle 2 Città ed il Presidente della Fondazione Bruno Bracalente.
Come, è noto nel 2014 ad aggiudicarsi il titolo è stata la Città di Matera, ma il Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo ha proclamato le Città finaliste capitali italiane della cultura per il 2015 assegnando ad esse le risorse per poter realizzare i relativi progetti.
Ma invece che proseguire in un rapporto di sinergia con la Città di Assisi secondo un principio di leale collaborazione ed assegnare il compito di gestire tali risorse alla Fondazione Perugia Assisi 2019 (nonostante il Presidente Bracalente avesse dato piena disponibilità in tal senso) come sarebbe accaduto in caso di successo della candidatura, il Comune di Perugia ha deciso di gestirle in autonomia senza tenere in minima considerazione l’apporto che Assisi ha dato all’interno di questa operazione.
Si è trattato finora di una brutta pagina nel rapporto tra 2 importanti Città dell’Umbria dalla collaborazione tra le quali potrebbero venire idee e progetti in grado di apportare benefici alle proprie comunità ed all’intero territorio regionale.
Nella richiesta alla Giunta comunale di Assisi di conoscere quali siano le azioni che intende mettere in campo per restituire ad Assisi il ruolo ed i benefici che merita all’interno di questa vicenda, auspico che l’Amministrazione comunale di Perugia con generosità e lealtà attivi un canale istituzionale con l’Amministrazione comunale di Assisi per dare una soluzione giusta ed adeguata al rapporto da sempre lega le nostre Città.
Federico Masciolini
Capogruppo Partito Democratico
Consiglio comunale Assisi
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