A Sinistra, No all’impianto di gassificazione a Santa Maria degli Angeli

Il pirogassificatore funzionerà con CSS (combustibile solido secondario) cioè rifiuti, non ben specificati

Bruciare rifiuti non è la soluzione, lo dice La Sinistra per Assisi In questi anni ad Assisi abbiamo sempre duramente contrastato le proposte dell'ex sindaco Claudio Ricci

A Sinistra, No all’impianto di gassificazione a Santa Maria degli Angeli. ASSISI – A sinistra, che da lista elettorale si sta costituendo in associazione, presa visione del progetto di ricerca e di sperimentazione sulla gassificazione di CSS che si intende sperimentare a S. Maria degli Angeli, in zona Caminaccio, esprime una netta contrarietà all’ipotesi per molteplici ragioni.

Innanzitutto c’è un problema di democrazia. Sono già 4 anni che è in funzione un pirogassificatore funzionante con cippato senza che nessuno ne sapesse nulla. Questo ci sembra gravissimo così come questa richiesta alla Regione che se qualcuno non l’avesse tirata fuori sarebbe rimasta un segreto, cioè l’esatto contrario della trasparenza che si richiede agli enti pubblici ma anche alle imprese tanto più che la ricaduta di questa scelta influisce sul territorio e l’ambiente.

Il fatto che la richiesta sia per una sperimentazione è la prova che non ci sono certezze sul risultato e quindi potrebbero anche esserci dei danni che possono anche essere di natura sanitaria oltre che ambientali. Quando si sperimenta si corrono dei rischi ed invece noi siamo per la prevenzione e certezze.

Il luogo dove sperimentare è chiaramente sbagliato perché Assisi è città Unesco tanto che il sindaco precedente Ricci con questa motivazione si schierò contro l’impianto a biomasse che si voleva costruire a Costano a confine con Tordandrea. Inoltre insiste su un’area dove i rischi ambientali sono già in eccesso con ben 2 antenne posizionate nei paraggi, e di cui richiediamo la rimozione, con tante case, scuole e bambini e soggetti in pericolo.

Il pirogassificatore funzionerà con CSS (combustibile solido secondario) cioè rifiuti, non ben specificati, che dovranno essere trasportati in loco da altri posti (con relative problematiche di trasporto) e tenuti in appositi ambienti ma le cronache dimostrano i rischi di queste cose. Come ben si sa i gassificatori producono fumi che normalmente contengono sostanze nocive. Ad Aosta un pirogassificatore è stato bocciato dal Consiglio di Stato a seguito di un appello della Regione. Ed in Umbria come mai succede il contrario?.

Ci sono tante ottime ragioni per non volerlo a S. Maria degli Angeli ed in particolare nella zona Caminaccio già penalizzata da altre scelte, come quella del “Cristo delle antenne”, fatte dall’Amministrazione comunale di Assisi e da altri enti.

Il nuovo sindaco se è sensibile all’ambiente, alla difesa del territorio, alla volontà dei cittadini, alla democrazia faccia sentire la sua voce perché ha la responsabilità politica e giuridica della tutela della salute pubblica. Noi come sempre saremo al fianco dei cittadini nella difesa dei loro diritti.

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