
Santa Maria, servizi chiusi da anni tra erbacce e incuria
Bagni pubblici nel degrado – Ad Assisi esplode la polemica sullo stato di totale abbandono in cui versano i bagni pubblici situati sotto la piazza di Santa Maria degli Angeli, a brevissima distanza dalla celebre Basilica che richiama ogni anno migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. La denuncia arriva dal Centrodestra cittadino, che punta il dito contro l’Amministrazione comunale, colpevole – a loro giudizio – di ignorare da troppo tempo una situazione giudicata non più tollerabile.
I servizi igienici, da anni chiusi al pubblico, versano oggi in uno stato di completo degrado: erbacce alte, sporcizia accumulata, scalinate pericolanti e nessuna forma di manutenzione. Una condizione che, secondo le opposizioni, offende il decoro della città e mina gravemente l’immagine di un luogo simbolo della cristianità globale.
Il Centrodestra, sostenuto dalle liste civiche “Cicogna” e “Assisi al Centro” insieme ai gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, lancia un appello affinché la questione venga affrontata con urgenza. Le richieste sono chiare: o si procede con una riqualificazione funzionale e decorosa degli spazi, rendendoli nuovamente accessibili e fruibili dai visitatori, oppure si opta per un definitivo smantellamento, cancellando una presenza ormai divenuta simbolo di incuria.
Nel caso in cui si scelga la seconda opzione, il Centrodestra propone di indire un concorso di idee, riservato a professionisti del settore, con l’obiettivo di progettare una nuova configurazione dell’area. Il concorso dovrebbe ispirarsi all’imminente Ottocentenario Francescano del 2026, occasione ritenuta cruciale per valorizzare ulteriormente l’identità spirituale del territorio.
Secondo i promotori della denuncia, la condizione dei bagni pubblici di Santa Maria degli Angeli rappresenta un segnale preoccupante di una gestione che trascurerebbe il patrimonio urbano e l’immagine turistica della città. A peggiorare il quadro, vi sarebbe la mancanza di alternative adeguate per i numerosi visitatori che ogni giorno affollano la zona. Una strategia del silenzio, definita “di abbandono programmato”, che non può più essere accettata, soprattutto alla luce dell’importanza internazionale che Assisi riveste.
Le opposizioni sottolineano che il problema non è solo di decoro urbano, ma anche di accoglienza e dignità per chi arriva da ogni parte del mondo per visitare i luoghi simbolo del francescanesimo. Mentre si moltiplicano gli eventi legati alle celebrazioni religiose e culturali, l’immagine che si presenta ai turisti sarebbe, in alcuni punti, incompatibile con le attese.
Per questo motivo, il Centrodestra assicura che continuerà a mantenere alta l’attenzione su quanto accade nell’area e a promuovere soluzioni concrete che restituiscano dignità all’intero territorio comunale. L’obiettivo dichiarato è quello di riportare Assisi a un livello di decoro coerente con la sua importanza storica, culturale e spirituale.
Nel frattempo, l’Amministrazione comunale viene invitata a uscire dal silenzio e a dare risposte chiare. Il nodo da sciogliere riguarda una questione concreta e visibile a tutti: come sia possibile che un’area tanto strategica sia lasciata nel più totale abbandono, proprio nel cuore di uno dei luoghi più visitati e simbolici dell’Umbria.
La denuncia solleva un tema che tocca direttamente la gestione del patrimonio urbano, il rapporto con i flussi turistici e la valorizzazione del territorio. Con l’avvicinarsi delle celebrazioni del 2026, le forze di opposizione chiedono un’inversione di rotta immediata, affinché Assisi possa presentarsi al mondo con un volto all’altezza del suo prestigio
LISTE CIVICHE “CICOGNA” e “ASSISI AL CENTRO” – Fratelli d’Italia – Forza Italia – Lega
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