Da Roma a Pisa, manganellate di Stato, dice @Sinistra Assisi
Da Roma a Pisa – Le manganellate agli studenti di Pisa ma anche di Milano dimostrano la vera natura di questo governo meloniano le cui tradizioni fasciste non sono superate, ma fanno parte del loro modo di operare odierno e della loro “filosofia”.
I giovanissimi studenti di Pisa dimostravano la loro sensibilità, manifestando, per l’assurdità del conflitto a Gaza e la tragedia per la morte di migliaia di bambini e di civili, l’assenza di uno stato palestinese voluto con tante deliberazioni dell’ONU ma mai realizzatosi per volontà di Israele e degli Stati Uniti.
La risposta sono state la violenza e l’uso dei manganelli, e non solo, contro chi pacificamente, a braccia alzate, voleva solo usare la propria voce per testimoniare le proprie idee. Hanno chiuso gli studenti pacifici in un vicolo da entrambi i lati quando normalmente si usa sempre lasciare una via di uscita e li hanno picchiati senza alcuna remora. Così non hanno fatto per Forza Nuova e soci No Vax che hanno assaltato la CGIL a Roma, per gli squadristi fascisti a braccio teso in via Acca Larenzia o per i blocchi stradali dei trattori. Ma per questo governo le idee sono pericolose, così come le manifestazioni e quindi meglio la repressione, memori della loro storia fascista.
E sono state usate giustificazioni false come quella che il corteo stava andando verso luoghi sensibili come la sinagoga quando in realtà stava andando dalla parte opposta. E’ “la toppa è stata peggio del buco”. Ma nella difesa della polizia da parte della Lega e FdI c’è un retropensiero e cioè che le manifestazioni sono violente a priori e quindi le forze dell’ordine devono usare la forza. Invece come dimostrano i dati del Viminale è vero il contrario: le manifestazioni sono sempre pacifiche, in tre mesi quelle pro-Palestina sono state 1.023 e solo in 33 ci sono state criticità. E politici e giornalisti di regime hanno condannato gli studenti perché senza richiesta di autorizzazione. Così hanno solo dimostrato grande ignoranza perché questa non occorre per fare una manifestazione, poiché basta un preavviso e per costoro i tempi della burocrazia dovrebbero essere più importanti delle vite umane da salvare come quelle palestinesi che muoiono ogni minuto.
Ma chi pensa che Pisa sia solo un errore sbaglia e giustifica quella che invece è una evidente strategia. Si perché la Polizia non ha picchiato cittadini inermi solo a Pisa, ma lo stesso giorno lo ha fatto anche a Firenze e recentemente lo ha fatto anche a Napoli e Roma, Torino e altri luoghi per chi manifestava contro la RAI o per il lavoro. Le motivazioni e i luoghi cambiano ma il risultato è lo stesso. Si picchia perché le proteste e le manifestazioni veicolano idee e fanno crescere la coscienza collettiva e sono pericolose per chi vorrebbe un solo capo (vedi l’obiettivo del premierato), un unico pensiero e la disinformazione (vedi la gestione della RAI, compreso l’attacco ai cantanti che dicono ciò che pensano). E questo noi lo chiamiamo “Fascismo”.
In questo contesto diventa pericoloso anche il Presidente Mattarella, abituato a non intervenire, ma che questa volta è sbottato ricordando che “i manganelli con i ragazzi esprimono un fallimento” e che “l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli”. Mentre la Meloni è stata zitta.
Ma la migliore risposta l’ha data la città di Pisa. Infatti in serata, a poche ore dal fatto, 5.000 persone su appena 90.000 abitanti erano in piazza a manifestare dalla parte dei ragazzi “senza se e senza ma”, per la democrazia, di pensiero, parole e azioni.
Chi ha a cuore la democrazia, la libertà e la giustizia sociale agisca di conseguenza.
ASSOCIAZIONE @ SINISTRA ASSISI
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