Fronte del Dissenso in marcia per la pace, manifestazione ad Assisi

Fronte del Dissenso in marcia per la pace, manifestazione ad Assisi

“Cittadini in marcia per la pace” con l’obiettivo di fermare la strage a Gaza, riconoscere il diritto alla pace di ogni popolo, sciogliere la NATO e tutte le alleanze militari, bloccare l’invio di armi all’Ucraina e promuovere un’Italia neutrale, libera e indipendente. Nel pomeriggio di domenica 29 settembre, il Fronte del Dissenso ha organizzato una manifestazione pacifista.

La marcia è partita da Santa Maria degli Angeli e si è diretta verso la città di Assisi e ha visto una partecipazione significativa di persone.

Le motivazioni della manifestazione sono simili a quelle della tradizionale marcia della pace, tra l’altro avvenuta la settimana precedente. Gli organizzatori hanno espresso preoccupazione per il rischio di una terza guerra mondiale e hanno invitato i cittadini a scendere in piazza per manifestare contro questa prospettiva.

L’iniziativa è stata organizzata dal basso, da cittadini indignati dalla politica bellicista del governo e delusi dalla latitanza dei movimenti pacifisti tradizionali. Durante la manifestazione, è stato sottolineato come due guerre cruente e atroci si stiano combattendo da tempo senza che se ne veda la fine. Anche in Italia, con la complicità di governo e opposizioni, il bellicismo sta dilagando come nelle altre società occidentali, specie in Europa.

I manifestanti hanno denunciato che le parole pace, diplomazia e negoziato sembrano ormai espulse dal vocabolario dei media.

A Gaza, il genocidio continua nonostante la grande maggioranza delle nazioni abbia riconosciuto la Palestina all’ONU. In Ucraina, vengono inviate armi sempre più sofisticate, utili solo a prolungare il conflitto.

I manifestanti hanno avvertito che il baratro di una terza guerra mondiale pienamente dispiegata è ormai davanti a noi. Hanno invitato tutte le persone che amano la pace, la giustizia e la fratellanza tra i popoli a unirsi per agire al più presto. Secondo loro, il micidiale meccanismo della guerra può essere ancora fermato e un grande movimento per la pace deve scendere in campo.


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