Hotel Subasio Assisi le chiavi tornano alla casa di riposo Andrea Rossi
A seguito della presentazione di un ricorso al Tribunale di Perugia con la richiesta di un provvedimento di urgenza, teso alla riconsegna dell’Azienda alberghiera “Hotel Subasio” da parte della Hotel Subasio Assisi S.r.l., già F.lli Catalano S.r.l., e della fissazione dell’udienza davanti alla dott.ssa Ombretta Paini, per il giorno 3 settembre 2019, in data odierna il Sig. Luigi Catalano, legale rappresentante della società con sede a Reggio Calabria, ha fatto pervenire in data odierna alla sede dell’ASP Casa di Riposo “Andrea Rossi” le chiavi dell’Albergo.
Si chiude così una prima ed importante fase del contenzioso che vede da anni contrapposte le parti, a seguito dell’interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Reggio Calabria nei confronti della F.lli Catalano S.r.l. in data 18 giugno 2015, reiterata in data 11 marzo 2019, e della conseguente comunicazione di recesso, in base alla normativa antimafia, dal contratto di affitto di azienda stipulato a seguito di gara pubblica nel 2013.
Con questo atto è finalmente ripristinata la legalità sotto l’aspetto più propriamente civilistico, in quanto a seguito del rigetto dei ricorsi da parte del TAR di Reggio Calabria e del Consiglio di Stato, la società era da considerare detentrice senza titolo dell’azienda.
E, ancor più importante, si pone fine all’accostamento dell’ASP Casa di Riposo “Andrea Rossi”, e più in generale di quello della Città di Assisi, con il sospetto di collegamenti della società operante nel territorio con la criminalità organizzata, che ha gettato finora una luce sinistra su una struttura alberghiera, patrimonio storico della città.
Il risultato è stato ottenuto grazie al pervicace impegno di tutto il Consiglio di Amministrazione che guida l’Ente, al personale e a quanti ci sono stati vicini in questi anni.
Hanno avuto un ruolo molto importante sia l’amministrazione comunale, con il Sindaco Stefania Proietti, che nel 2016 aveva revocato la licenza di commercio alla Fratelli Catalano S.r.l. per la presenza dell’interdittiva antimafia, sia le forze dell’ordine, sia le associazioni di volontariato, che non hanno fatto mancare il loro sostegno.
Un ringraziamento particolare va ai professionisti legali che sono stati chiamati ad occuparsi dei complessi aspetti giudiziari.
Ora si apre una nuova stagione, che ci chiama ad un rilancio oculato della struttura alberghiera, per farla tornare ai fasti del passato. Vogliamo ora più che mai rendere l’Hotel Subasio rispondente alle finalità che avevano indotto la Sig.ra Violante Gregori ved. Rossi al lascito testamentario in favore della Casa di Riposo e cioè che i proventi dovessero “essere impiegati in modo da migliorare le condizioni di vita dei ricoverati”. / Il Presidente Alessio Allegrucci
Plaudo ad un risultato straordinario che pone l’evento come pietra miliare di una “rinascita”. Ora occorre fare in fretta, riportare l’Albergo agli antichi fasti per rilanciare l’immagine di Assisi.
Per motivi di lavoro, meno di una decina di anni or sono, ebbi a visitarlo dal garage, al tetto. Quindi, cucine, locali di servizio, camere ed ogni altro pertugio.
Fatta eccezione per la hall, appena degna di odierno ordinario tre stelle, il resto, è da incubo.
Le camere tipo pensione da Riviera Adriatica anni Settanta, non parliamo delle cucine che, secondo le normative attuali normative n sarebbero idonee nemmeno per una sagra popolare. I locali di servizio indecenti.
Non esagero quello che ho esposto.
L’ascensore, che non serve tutti i livelli, è un pezzo da museo. Parimenti dicasi quindi per le dotazioni atte ai disabili. Non parliamo dell’impiantistica che è quella anteguerra con rattoppi susseguitesi nei tempi. Nei primi anni Duemila fu oggetto di lavori di riparazione e miglioramento sismico, non invasivi, catene, consolidamento dall’intradosso (da sotto) di alcuni solai. Qualche piccolo consolidamento di alcune murature. Salvo che mi fosse sfuggito qualche altra cosa.
A mio modesto parere, per renderlo conforme alla normativa odierna, quanto meno per riportarlo ai fasti di un tempo, occorrerebbe un investitore kamikaze.
I danari per l’affitto trentennale, sarebbe la parte minore della spesa.
Lo dico da ex tecnico, (dal 31 luglio). Sarà difficile riportarlo agli antichi fasti, rattopparlo sì, o come dice Renzo Piano rammendarlo.
Milionario pazzo cercasi!
Ovviamente, non mi esprimo sul resto dei fatti, che non conosco, e toccherà eventualmente chiarirli da chi ne ha le precique prerogative.