Irrompe in una sede religiosa, picchia il marito e si sente male
Irrompe in una sede religiosa – Ieri sera, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi sono intervenuti presso la sede di un’associazione religiosa dove era stata segnalata la presenza di una donna che, con atteggiamenti minacciosi, aveva aggredito uno degli appartenenti della congregazione.
Gli operatori, giunti sul posto, hanno preso contatti con il richiedente, il quale ha riferito che, poco prima, l’ex moglie di uno dei membri dell’associazione – successivamente identificata come una cittadina italiana, classe 1972 – si era presentata all’esterno della sede chiedendo di poter parlare con l’ex marito. Al diniego, era andata in escandescenza, minacciando e inveendo contro l’uomo che, preoccupato, aveva chiesto aiuto alla Polizia di Stato.
Gli agenti, dopo aver individuato la donna all’interno di un’auto parcheggiata, l’hanno avvicinata per procedere all’identificazione. Sentita in merito alla sua presenza, la 40enne non è stata in grado di fornire una motivazione attendibile e, per questo motivo, è stata invitata dagli operatori ad allontanarsi.
Mentre i poliziotti tentavano interloquire con la donna, improvvisamente, prima che gli agenti e il richiedente potessero contenerla, questa ha avvicinato l’ex marito – nel frattempo uscito dalla sede dell’associazione – aggredendolo con dei pugni al volto.
Nonostante i ripetuti tentativi di riportarla alla calma e di contenere la sua reazione, la donna ha continuato con il proprio atteggiamento aggressivo, arrivando persino a spintonare e a minacciare gli operatori che, a quel punto, con non poche difficoltà, hanno tentato di contenerla con gli strumenti in dotazione.
La donna, però, ha accusato un malore e, per questo motivo, gli agenti hanno immediatamente chiamato il personale del 118 che, accorso poco dopo, le ha apprestato le prime cure.
Subito dopo, sul posto è sopraggiunto un amico della donna, un cittadino peruviano, classe 1998, il quale – in palese stato di alterazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche – ha iniziato ad insultare e minacciare gli agenti, arrivando persino a spintonarli.
Al termine delle attività, la donna è stata arrestata per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di minacce.
Su disposizione del Pubblico Ministero, è stata trattenuta presso la sua abitazione in attesa del procedimento per direttissima – tenutosi questa mattina – nell’ambito del quale il Magistrato ha convalidato l’arresto, disponendo la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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