Evian Morani Confesercenti – Anva regionale a difesa scelta della Confcommercio

Evian Morani Confesercenti – Anva regionale a difesa scelta della Confcommercio

Evian Morani Confesercenti – Anva regionale a difesa scelta della Confcommercio

Evian Morani Confesercenti – Anva regionale interviene a difesa della scelta della Confcommercio di Assisi in merito alla protesta silenziosa in Piazza San Francesco dei scorsi giorni, condividendo in toto i motivi ispiratori e la scelta moderata della protesta.

Davvero odioso ed irrispettoso invece l’articolo della testata AssisiMia in particolar modo in un periodo di estrema crisi e di vera tragedia economica oltre che sociale.  L’articolo a firma di un giornalista assisano professionista che in passato aveva tentato la sorte amministrativa come candidato sindaco della sinistra estrema assisana (con il peggior risultato della storia riportando un esile 27%, molto peggio del PD di peggior memoria), polemizza in maniera illogica contro una manifestazione della Confcommercio come pretesto per polemizzare contro i partiti alla vigilia delle prossime elezioni.

Per di più poco dopo l’elezione Cianetti abbandonava il posto in consiglio comunale lasciando all’ex sindaco (Ndr Bartolini) la totale scena dell’opposizione a Ricci sindaco, con le conseguenze che sappiamo.

Oramai il virus sta accentuando una lotta di classe tra chi è troppo tutelato oltre ogni logica e chi invece pur costituendo il vero tessuto sociale della città si trova abbandonato a sé stesso, abbassare la saracinesca non è un tecnicismo ma un dramma per chi si vede privato della dignità di riportare il pane a casa.

E’ ora di avere rispetto per chi 365 giorni all’anno e per 12 ore al giorno garantisce una vita sociale ai nostri paesi ed ai nostri centri storici, lo stiamo vedendo adesso cosa sono le città senza bar, senza ristoranti senza quei pori commercianti che illuminano le vie, che portano vita nelle mura. Ad Assisi centro storico come a Rivotorto,a Castelnuovo ovunque.

Stiamo assistendo a cosa sono i centri storici dell’Umbria tutta senza fiere, senza giostre senza mercati rionali, senza le urla della gente con un silenzio assordante che impazzisce tutti.

Siamo stufi dei commentatori radical-chic che ogni volta che provano a mettersi in gioco fanno una figura barbina, i salotti buoni servono ad alimentare solo sé stessi.

Le città hanno bisogno di chi si arroccia le maniche, di chi cerca di ottenere risultati con il sudore della fronte e con il lavoro quotidiano non certo di chi sputa sentenze gratuite e denigratorie dall’alto del loro ben pensare.

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