Assisi boom presenze a settembre aumento 88% turisti stranieri
Assisi boom presenze – Il Comune di Assisi ha vissuto un’estate straordinaria con oltre 800.000 presenze turistiche in quattro mesi, superando il numero di visitatori del 2019, che era stato considerato un anno di riferimento prima della pandemia. La città ha ospitato turisti provenienti da tutta Italia e da diverse parti del mondo, confermandosi come una delle destinazioni più popolari dell’Umbria.
Il mese di agosto è stato il più affollato, con oltre 238.000 presenze. Tuttavia, il vero successo è stato a settembre, quando sono stati registrati oltre 208.000 turisti, segnando un aumento generale del 53% rispetto al 2019. Degno di nota è l’incremento degli arrivi di turisti stranieri, che sono passati da 56.297 nel 2019 a 106.098 nel 2023, con un aumento dell’88,5%. Anche i turisti italiani sono aumentati a settembre di quest’anno, passando da 80.095 nel 2019 a 102.491, con un aumento del 28%. Complessivamente, nell’estate 2023, il flusso turistico ad Assisi è stato composto per il 55% da italiani e per il 45% da stranieri.
L’importante successo è stato ottenuto grazie al programma “Assisi Estate 2023”, che ha offerto oltre 150 eventi principali e decine di iniziative collaterali in città da giugno a settembre. Gli accessi ai musei civici sono stati eccezionali, con la Rocca Maggiore che ha registrato circa 23.000 visitatori fino a fine settembre. Anche le iniziative culturali e musicali, come “Note di Assisi” e i concerti presso la Rocca Maggiore, hanno riscosso grande successo.
Inoltre, le attività per i più piccoli e le escursioni alla scoperta del Monte Subasio hanno attratto numerose persone, tra cui molti turisti italiani, stranieri e provenienti dall’Umbria. La promozione di “Assisi Estate 2023” sui social media ha raggiunto oltre 3 milioni di visualizzazioni e un milione di utenti unici in due mesi.
Stefania Proietti, sindaco di Assisi, e Fabrizio Leggio, assessore al turismo, ritengono che il successo di questa estate sia dovuto a un programma vario di alta qualità, alla collaborazione con associazioni e organizzazioni locali e a un’efficace campagna di promozione. La città di Assisi continua a trainare il turismo regionale, offrendo cultura e eventi che attraggono un pubblico sempre più ampio. L’amministrazione è già al lavoro per la programmazione e la promozione delle festività natalizie, che saranno particolari in occasione dell’ottavo centenario del primo Presepe.
Questo trend di crescita, anche nei mesi tradizionalmente considerati a bassa stagione, è in aumento grazie agli eventi legati ai centenari francescani e al giubileo, e l’amministrazione sta pianificando iniziative per garantire una migliore qualità della vita per i residenti, compresa la regolamentazione del traffico nel centro storico e un nuovo piano di arredo urbano.
Qualcuna cantava ” parole, parole, parole” questa attuale Amm,ne canta “numeri, numeri, numeri” ed autoreferenzialità.
Spacciare questi numeri per un enorme successo (dovuto, se eventuale successo si tratti, non certo alle iniziative comunali, ma alle singole Associazioni sparse nel territorio) senza verificare sul territorio la ricaduta reale di queste presenze in termini economici é veramente da dissociazione dalla realtà.
Assisi vive uno dei peggiori momenti storici per qualità del turismo, per la cura della città, per l’attenzione nei confronti dei Turisti e invece celebriamo enormi successi?
Scendete un attimo sulla terra, iniziate voi Amministratori a chiedere in giro a turisti, residenti e non, cosa andrebbe migliorato e modificato, rimarreste sommersi da mille argomentazioni che se colte prontamente potrebbero costituire quel miglioramento ormai necessario ed urgente.
Volete migliorare la qualità della vita dei residenti? Quali residenti, quel gruppo sparuto di irriducibili e romantici che nonostante le mille problematiche continuano a tentare di vivere una vita decente nel centro storico? Dovreste premiarli per la costanza ed indefessa fiducia in una realtà cittadina ormai estinta e mettere in atto politiche sociali per incentivare la residenzialità ormai scomparsa non certo per la mancanza di soluzioni alloggiative ma per una politica miope che non coglie la necessità di migliorare gli scarsissimi servizi disponibili nel centro storico.
Queste problematiche non si risolvono certamente con una nuova regolamentazione del traffico nel centro storico (regolamentazione che all’attualità ha necessità di essere solo attuata in maniera intelligente da parte degli Organi deputati con un controllo INTELLIGENTE e soprattutto IMPARZIALE) ne tantomeno con un nuovo piano di arredo urbano, ultimo dei problemi cogenti.