
Convegno su Turismo Esperienziale a Palazzo Bernabei
Convegno su Turismo Esperienziale – Si è svolto il 12 e 13 dicembre a Palazzo Bernabei di Assisi, il convegno intitolato “Il cammino tra turismo esperienziale e trasformativo: strumenti per gli operatori”, organizzato dall’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria e il supporto di Sviluppumbria e della Regione Umbria. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di riflessione sul futuro del turismo dei cammini e sulle opportunità di sviluppo per l’Umbria, con un focus particolare sul Cammino di Francesco.
Il convegno ha visto la partecipazione della neopresidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha illustrato le novità del progetto ministeriale che punta a valorizzare il Cammino di Francesco, portandolo allo stesso livello di altri celebri cammini religiosi europei. Il progetto, che coinvolgerà anche Toscana, Lazio e Abruzzo, mira a creare un network che possa attrarre un flusso turistico maggiore, stimolando anche gli investimenti nelle aree attraversate dal percorso. La Proietti ha sottolineato l’importanza di inserire l’Umbria in un contesto più ampio, rendendola una destinazione di riferimento per il turismo spirituale e trasformativo.
Durante la mattinata del 13 dicembre, è intervenuto anche il Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, che ha posto l’accento sull’importanza di iniziative come questa per tracciare la strada da percorrere per intercettare i flussi turistici globali. “Il turismo crescerà globalmente del 60% nei prossimi venti anni”, ha affermato Sisti, “e una parte di questa crescita arriverà dai cittadini dell’India. Non basta più promuovere solo le bellezze naturali, storiche e artistiche, ma è necessario sviluppare esperienze turistiche nuove e coinvolgenti”. Il turismo esperienziale e trasformativo, come quello legato ai cammini, rappresenta una via privilegiata per attrarre turisti motivati da esperienze autentiche e profondamente connesse ai luoghi visitati.
In questa ottica, Sisti ha ricordato l’importanza del brand “Umbria Cuore Verde d’Italia” e del sostegno della Camera di Commercio alla promozione dell’Umbria come destinazione turistica unica. Ha citato come esempio di successo il Cammino di Santiago de Compostela, che ha saputo generare un indotto economico e sociale significativo grazie alla sua forza attrattiva e all’appeal spirituale. L’invito è stato dunque a collaborare strettamente, in modo da posizionare l’Umbria come protagonista di un turismo che unisce sostenibilità, esperienze uniche e valorizzazione dei territori.
Il convegno ha visto numerosi esperti del settore intervenire per condividere la loro esperienza e offrire spunti operativi agli operatori turistici. Tra i relatori figurano Sara Zanni, consigliera per il Turismo dei Cammini del Ministero del Turismo, Alberto Renzi, destination manager, e Antonella Tiranti, dirigente della Programmazione, Cultura, Turismo e Sport della Regione Umbria. Hanno contribuito alla discussione anche Francesco Boggi di Cammini d’Italia, Barbara Gizzi, esperta di turismo sostenibile, e Ilaria Canali della Rete nazionale Donne in cammino.
Uno degli aspetti più rilevanti emersi dal convegno è stato il riconoscimento che il turismo dei cammini, seppur ancora una frazione del turismo globale, sta crescendo e rappresenta una leva fondamentale per la promozione dei territori. Questo tipo di turismo non solo stimola l’economia locale, ma promuove anche i valori culturali, spirituali e ambientali delle regioni attraversate dai cammini. Gli operatori del settore sono chiamati a cogliere le opportunità offerte da un turismo che punta alla trasformazione personale, un trend sempre più forte tra i viaggiatori, in particolare quelli provenienti da Europa e Nord America.
Nel corso del convegno, moderato da Gianluigi Bettin di Sviluppumbria, è emerso che il successo del turismo dei cammini dipende dalla capacità di offrire esperienze autentiche e trasformative. Per farlo, è necessario investire nella qualità dell’accoglienza, nell’infrastruttura e nella promozione delle peculiarità locali, senza dimenticare l’importanza di un approccio sostenibile che tuteli l’ambiente e i valori culturali.
Il contributo della Regione Umbria, attraverso l’Assessore al Turismo di Assisi, Fabrizio Leggio, ha confermato la volontà di fare dell’Umbria un punto di riferimento per il turismo esperienziale. Gli investimenti in questo settore sono visti come una priorità per la crescita economica e sociale della regione, un obiettivo che passa attraverso la valorizzazione di un patrimonio storico, culturale e naturale unico al mondo.
L’incontro di Assisi ha dunque posto le basi per una strategia a lungo termine, che punta a rafforzare l’attrattività turistica dell’Umbria, mirando a una crescita sostenibile e a un coinvolgimento diretto delle comunità locali. Il turismo dei cammini rappresenta una chiave di lettura importante per rilanciare il settore turistico, non solo in Umbria ma anche in altre regioni italiane, facendo leva su un prodotto di qualità che unisce spiritualità, cultura e natura.
L’iniziativa ha avuto anche l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori locali riguardo le potenzialità del turismo esperienziale, che può diventare uno degli asset principali per l’Umbria, se inserito in un progetto organico che coinvolga enti locali, istituzioni e privati. Il cammino, in questa ottica, non è solo un percorso fisico, ma un viaggio di crescita e consapevolezza che può arricchire sia i turisti che le comunità ospitanti.
Commenta per primo