20 agosto 2014: Claudio Ricci ha appreso, dagli organi di stampa, di un fatto che – se confermato – sarebbe uno “scandalo umbro” senza precedenti: ammonterebbe (secondo le citazioni stampa) a 3 Milioni Euro all’anno quando la Regione Umbria spende per i vitalizi assegnati, oltre le già alte indennità, agli ex amministratori e Consiglieri Regionali andati in pensione (una specie di pensione d’oro “aggiunta” che arriva, in alcuni casi, a 7.000 € al mese, vita natural durante).
Ognuno di noi con il “buon senso” intuisce che, soprattutto in questo momento storico, tale fatto “non può essere accettato” e ancora una volta ribadiamo che non si tratta di “demagogia o popoliamo” ma, semplicemente, di “buon senso e rispetto” per persone, famiglie e attività che sono in grande difficoltà come tutto il nostro paese che si deve ritrovare su due parole: risparmio e sacrificio per tutti.
Claudio Ricci se, come sembra probabile, a primavera andrà a ricoprire la carica di presidente della Regione intenterà ogni atto possibile, anche legalmente, per bloccare (auspicando che si siano chiarimenti) tale “scandalo umbro” sperando che gli organi di controllo amministrativo svolgano le opportune verifica.
Nell’arco di cinque anni si risparmierebbero 15 Milioni di Euro da destinare – sono una cifra cospicua – all’aiuto di persone e famiglie in difficoltà, al sostegno delle piccole e medie imprese nonché al finanziamento di giovani imprenditori che vogliono sviluppare le proprie idee d’impresa in Umbria invece di essere costretti ad andare all’estero. Cambiare l’Umbria é ormai necessario.
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