BASTIA UMBRA – Il mercato del settore antiquario è in ripresa; negli ultimi cinque – sei mesi qualcosa si è mosso, oggi la gente sembra avere meno paura: questo, in sintesi, il messaggio che arriva da Umbriafiere di Bastia, dove è in pieno svolgimento “Assisi Antiquariato”, la mostra mercato nazionale giunta alla 42esima edizione, punto di riferimento tradizionale per gli appassionati, gli studiosi e gli operatori di tutta Italia. Nei primi giorni della rassegna – che andrà avanti fino al 4 maggio – sono stati conclusi buoni affari e avviate tantissime trattative.
Nel corso della serata inaugurale della rassegna, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, il sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri e quello di Assisi, Claudio Ricci, è stato rilevato come “Assisi Antiquariato” rappresenti ormai un evento tra i più quotati a livello nazionale. E il fatto che tutti gli spazi siano stati assegnati con molte settimane di anticipo dimostra che la manifestazione funziona.
“Da qui partono segnali importanti per l’economia – ha spiegato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere -. Non è facile arrivare a festeggiare 42 compleanni e questo, senza dubbio, è il frutto dell’impegno e della serietà degli organizzatori. Assisi Antiquariato – ha aggiunto Bogliari – è un’eccellenza che qualifica il Centro fieristico regionale”.
Il presidente della mostra Giorgio Mencaroni ha poi sottolineato la “qualità elevatissima della rassegna, che ogni anno richiama in Umbria migliaia di persone da ogni regione e anche dall’estero. Qui ci sono radici solide. E c’è la voglia di reagire, dopo alcuni anni di sofferenza”.
Una ottantina di espositori, tra cui alcuni arrivati dall’estero – in pratica il meglio di ciò che offre il panorama attuale dell’antiquariato – propongono al pubblico preziose rarità, autentici oggetti del desiderio, rigidamente selezionati da una commissione di esperti. La qualità resta la priorità assoluta della manifestazione.
Si possono ammirare e acquistare mobili di tutte le epoche e provenienze, con prevalenza di pezzi dal Centro-Nord: cassettoni, tavoli, ribalte, librerie e sedie. Grande spazio anche ai dipinti: dai lavori di alcuni grandi maestri del ’400 alle nature morte del ’600. Da non perdere poi le sculture, i reperti archeologici, i complementi di arredo, gli argenti, i gioielli, le icone russe, i libri antichi e le stampe, gli orologi, i tappeti, i bronzi e le porcellane di raffinata qualità.
Sono comunque tantissimi gli oggetti da favola in vetrina.
Orari di apertura: 27 aprile;
1, 3 e 4 maggio: dalle 10 alle 20 (continuato)
28, 29, 30 aprile e 2 maggio: dalle 15 alle 20
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