Sabato 15 novembre, alle ore 9.30, presso la Sala della Conciliazione del Palazzo dei Priori si tiene l’incontro intitolato “La Città di Assisi per il Bimillenario di Augusto 14.d.C. – 2014”, organizzato dalla Città di Assisi in collaborazione con l’Accademia Properziana del Subasio e la Soprintendenza dei Beni Archeologici dell’Umbria.
La Città di Assisi celebra il Bimillenario della morte di Augusto, in memoria del profondo legame tra l’antico municipio di Asisium e il fondatore della pax Augusta. Dal poeta Properzio, che ha reso immortale il ricordo della guerra di Perugia, al tempio della Minerva che fissa nella pietra il rapporto della città con i Triumviri, alle Domus che testimoniano la comunanza di gusto artistico con la Roma di età augustea, Assisi è infatti tra le rare città che possono celebrare il Bimillenario non come partecipazione ad un atto di omaggio al fondatore dell’impero romano, ma anche come ricordo della propria vita culturale, politica e artistica.
Il programma prevede il saluto di Serena Morosi, Assessore alla Cultura della Città di Assisi, e di Mario Pagano, Soprintendente ai Beni Archeologici dell’Umbria. A seguire, dopo l’intervento di Giorgio Bonamente, Presidente dell’ Accademia Properziana del Subasio, sono previste le relazioni di Paolo Fedeli dell’Università di Bari. Accademia dei Lincei sul tema “Augusto e il suo programma nel IV libro delle Elegie di Properzio” e di Francesca Boldrighini, della Soprintendenza Archeologica di Roma, sul tema “La casa di Properzio nell’Assisi di età romana”.
“L’ Accademia Properziana ha già organizzato un convegno internazionale sul tema “Properzio e l’età augustea” spiega il Presidente dell’Accademia Properziana del Subasio Giorgio Bonamente “cultura, storia, arte, i cui atti sono stati pubblicati ai primi del 2014 per essere in condizione di offrire alla cultura italiana e internazionale, in tempo utile per celebrare Augusto, i termini dei rapporti tra Properzio ed Augusto tanto quanto quelli tra Assisi ed Augusto. La giornata del 15 novembre farà perno, infatti, sulla convergenza delle testimonianze letterarie, archeologiche ed epigrafiche nel disegnare con chiarezza i rapporti fra il centro del potere ed un municipio umbro nel momento in cui il mondo romano si è trasformato da repubblica a principato e Roma è diventata la più importante città del Mediterraneo ellenistico e romano”.
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