(assisioggi.it) ASSISI – Il Dottor Luigi Tardioli ha voluto ringraziare il Dottor Stefano Poeta per l’ottimo lavoro svolto, Tardioli aggiunge che la politica di apertura di nuovi mercati che il CST ha avviato da alcuni mesi sta cominciando a dare i suoi frutti. I progettisti del Centro, in collaborazione con altri partner rumeni, hanno infatti messo a punto una serie di progetti che sono stati presentati in Romania a valere sui finanziamenti POSDRU (il piano di sviluppo economico e sociale rumeno, finanziato dal FSE).
Il primo di questi progetti è stato già approvato e ammesso alla contrattualizzazione, mentre ancora si attende, con delle prospettive molto ottimistiche, l’esito degli altri. Il piano approvato “Occupazione e imprenditorialità nel turismo nelle regioni rurali del sud-est della Romania” si pone l’obiettivo di migliorare le possibilità di sviluppo turistico nelle regioni rurali di Braila e di Galati, due delle 41 provincie della Romania che si trovano all’inizio del delta del Danubio, ed è stato presentato da un partenariato che, oltre al CST, coinvolge la Fondazione Satean, l’Associazione nazionale dei comuni della Romania e un’importante struttura di formazione rumena.
Si tratta di un progetto molto ambizioso che vuol proporre un modello di sviluppo economico di zone agricole interessate da fenomeni di abbandono e con un’agricoltura a bassa redditività, utilizzando il turismo come fattore di rivitalizzazione e di parziale riconversione dell’economia rurale ponendo però, contemporaneamente, una forte attenzione alla manutenzione dell’ambiente naturale.
Il modello, grazie anche alla partecipazione dell’associazione dei comuni rumeni, successivamente alla sua sperimentazione, potrà poi essere messo a disposizione di altre provincie e aprire quindi altre interessanti prospettive di sviluppo sul mercato rumeno della consulenza per le destinazioni turistiche In questo progetto il CST dovrà svolgere la parte più delicata e importante nella definizione delle strategie e messa a punto del modello di sviluppo e delle modalità di concertazione con gli operatori locali che dovranno essere necessariamente coinvolti e messi di fronte a delle opportunità reali di sviluppo.
Dovrà quindi dare fondo a tutte le competenze e al capitale di conoscenze che ha saputo costituire in anni di attività nella ricerca e assistenza tecnica nel campo del turismo. Esperienza che ultimamente è stata messa a diposizione anche di comuni umbri e di zone dell’Alto Adige a testimonianza del valore che questa istituzione umbra è capace di rappresentare su un mercato, quale quello dell’assistenza tecnica per lo sviluppo delle destinazioni turistiche, sempre più specialistico e concorrenziale.
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