Apprezziamo il sostegno degli avvocati del comprensorio per la tutela dell’Ufficio del Giudice di Pace, in Assisi Santa Maria degli Angeli, ma dovrebbe, il portavoce, “sollecitare il governo” che ha determinato la soppressione di un servizio importante per tutto il comprensorio pretendendo che i costi, e quindi le maggiori tasse, venissero tutte accollate al Comune per oltre 200.000 € (cifra “insostenibile” nella parte corrente del bilancio che già, in tre anni, ha riscontrato una diminuzione di oltre 7.5 milioni € di finanziamenti statali). Peraltro, come noto a tutti, sul piano amministrativo, non é spostabile il personale del Comune in una pianta organica del Ministero di grazia e giustizia.
Il Sindaco Claudio Ricci e l’Assessore Moreno Massucci (unitamente a Marco Tellurio) auspicano che il “portavoce degli avvocati”, evitando inopportune strumentalizzazioni, sostenga, invece, il progetto del Comune (approvato in forma unanime dal Consiglio Comunale e sollecitato, anche in questi giorni, al Ministro) dove l’Amministrazione Comunale, già con un impegno molto rilevante, si assume tutti gli oneri e costi di gestione della sede, tranne il personale che, comunque, dovrebbe avere una “preparazione specifica”. Faremo ogni azione utile per mantenere questo servizio in Assisi senza escludere anche manifestazioni plateali per “attrarre l’attenzione regionale e nazionale”.
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