
da Giorgio Bartolini
Il bilancio consuntivo dell’anno 2014, in discussione al Consiglio comunale in data odierna, evidenzia che in questo periodo di difficoltà per le imprese e famiglie, ad Assisi non è stato, non dico realizzato, ma nemmeno elaborato, il benché minimo progetto finalizzato al miglioramento dell’economia turistica e artigianale nel nostro comune, propedeutico all’aumento dell’occupazione. A parte gli annunci e le promesse, il non fare in Assisi è ormai sovrano. Tante parole da parte degli attuali amministratori, ma pochi i fatti. E i risultati purtroppo si vedono!
Le tasse per l‘Imu e la Tasi sono le più alte dei comuni umbri, nonostante che il sindaco si affanni a negarlo, perché, è opportuno ripetere, le rendite catastali degli immobili risultano le più alte dell’Umbria e sono state applicate sciaguratamente dagli amministratori le aliquote massime. La stessa relazione al bilancio evidenzia ancora una volta, rispetto all’anno precedente, una dannata verità: più tasse per € 1.600.000.
A fronte di ciò, l’aumento del degrado ambientale dell’intero territorio è ormai palpabile.
L’avanzo di amministrazione di € 700.000, sbandierato come un successo, di fatto è frutto del maggior prelievo di tasse dalle tasche dei cittadini, poi non utilizzato. Quindi vantarsi dell’avanzo è solo un modo per distrarre la gente su un comportamento sbagliato. Tra l’altro, per legge, l’avanzo di € 700.000 non può essere più spendibile, per cui al danno si aggiunge la beffa.
Purtroppo invece si nota che nulla è cambiato rispetto agli anni precedenti sul versante delle spese. Sono centinaia di migliaia di euro i contributi a pioggia per lo più elargiti per ragioni accattivanti addirittura ad associazioni ed enti di fuori comune.
Quindi, ancora una volta, un bilancio del tutto negativo a causa dell’assenza totale di impegno da parte di amministratori stanchi e distratti.
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