ASSISI – Luciana per il suo Franco ha compiuto un gesto d’amore infinito: gli ha donato un rene per continuare a percorrere mano nella mano il cammino della vita. Il presidente della Provincia di Perugia, colpito da questa storia, rivolge parole di ammirazione ai protagonisti. “Anche se l’amore è un flusso costante di dedizione reciproca – scrive il presidente-, vi sono momenti, specie in un legame familiare, nei quali la potenza e la tenerezza del bene irrompono creando stupore, meraviglia, quasi un senso di miracolo al quale, tanto è forte, bisogna prestare la massima attenzione per capire fino in fondo la qualità dell’atto di generosità, di altruismo, di donazione totale, di affetto senza limiti che si è compiuto fra le pareti domestiche. Tutti noi dovremo riflettere a lungo sulla vicenda dei coniugi Ciceroni, che parte da molto lontano, da quando, in condizioni di reciproca salute, anni fa la signora Luciana, così ha confessato, aveva titubato nel rispondere a una domanda sulla disponibilità alla donazione di organi.
Poi la vita ha messo marito e moglie di fronte alla scelta concreta, non più davanti alla sottoscrizione di un documento d’intenti, ma all’assunzione piena della responsabilità di donare un rene al partner. Gli elementi ci sono tutti: il flusso d’amore che unisce due coniugi e che viene vissuto tanto fra le mura di casa quanto nel negozio di Assisi; il rompersi dell’equilibrio a causa dello stato di salute di Franco; la scintilla che accende una decisione coraggiosa in Luciana. E sorge la domanda: che cos’è questo ‘in più’ che si presenta sul solco già tanto illuminato dell’amore fra i due coniugi? Come si fa a distinguere questa nuova fiammella lungo la via delle tante prove d’amore e d’affetto che i due si sono scambiati per una vita intera? Entrano in gioco tanti fattori – prosegue il presidente -: l’educazione alla solidarietà nella quale si è cresciuti, gli esempi di altruismo ricevuti per tutta una vita, la ponderazione che si acquisisce gestendo una famiglia e un lavoro insieme, il senso di responsabilità verso i figli, l’adesione ai princìpi della comunità locale in cui si vive, la positività dei valori – civili e religiosi – dai quali si è circondati.
Tutti questi fattori, ad uno ad uno e combinati fra di loro, potranno spiegare il grande gesto con il quale Franco e Luciana si sono fatti del bene: lei nel dare il rene, lui nel ricevere il rene, lei nel ricevere la gratitudine e nel sentirsi gratificata, lui nel dare testimonianza di riconoscenza e nel sentirsi di nuovo bene, in salute. Ma, forse – conclude il presidente ., alla base di tutto c’è solo una grande, imperscrutabile, eterna motivazione: le difficoltà alle quali ci espone la vita sono la prova che l’esistenza, proprio nei momenti suoi peggiori, riceve da un’ispirazione ben più alta delle ragioni umane la spinta ad agire che, dopo un angolo buio, fa sicuramente riaccendere una luce di futuro e riascoltare una voce di speranza”. Il presidente della Provincia ha inviato una lettera ai coniugi Ciceroni, confermando loro la volontà di incontrarli personalmente presso l’Ente per un riconoscimento ufficiale insieme con il sindaco di Assisi e i rappresentanti della comunità locale, a sottolineare come a suo giudizio questa storia è un esempio per tutte le generazioni in quanto sta a testimoniare come a volte dalle situazioni negative possano scaturire vere lezioni di vita.
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