(assisioggi.it) ASSISI – “La maggioranza che governa la città di Assisi, con il solito annuncio ad effetto, spara sulla stampa “Nuovi posti di lavoro con il Piano Regolatore”. Che tristezza dare una scellerata speranza a tante persone disoccupate! Spero che non ci sia ancora qualche ingenuo disposto a credere a simile fandonie. La verità è questa. Intanto si tratta dell’approvazione tardiva di un Piano “Strutturale”, che ebbe inizio addirittura nel 2004 e che, quindi, ha proceduto chiaramente a rilento.
E l’iter non è terminato, perché a questo dovrà poi seguire il Piano “Operativo”. Se dieci anni fa il Piano Regolatore poteva essere di qualche aiuto all’economia locale, non sfugge ai più che, nell’attuale crisi, avere questo piano o il precedente cambia ben poco, in quanto l’edilizia, di fatto, è ferma e non sarà un aumento di superficie edificabile rispetto a quella attuale, già consistente, a promuovere il cambiamento.
Il problema è la carenza della domanda immobiliare. L’unica cosa positiva è che l’approvazione, questa volta, non porterà agli attuali amministratori alcun vantaggio sotto l’aspetto clientelare, come viceversa avvenuto durante la prima fase dell’”adozione” nel periodo dell’ultima campagna elettorale di Assisi, in cui furono accolte dall’Amministrazione, nonostante anche il parere negativo dell’ufficio del Comune stesso, le richieste di maggior cubatura da parte di tanti. Come dire fai l’osservazione, formalmente te l’accolgo, ma nella sostanza te la boccio.
Ciò portò allo sfondamento della volumetria complessiva prevista dalla legge per il Comune di Assisi. Per cui ora, in sede di “approvazione” della seconda fase, l’Amministrazione è costretta a ridurre questa volumetria, inopinatamente (ma volutamente) aumentata nel dicembre 2010, in periodo di campagna elettorale.
Pertanto adesso non pochi “sfortunati” si ritroveranno gabbati due volte: i terreni “adottati” nel 2010 ora vengono retrocessi alla non edificabilità ed, in più, in questo periodo i proprietari hanno dovuto pagarci sopra ICI e IMU fin dal momento dell’adozione. Si approvi pure il piano, ma non si dica che porterà nuovi posti di lavoro, e soprattutto si smetta di fare proclami tendenti ad ingannare la gente disperata per mancanza di occupazione che, certamente, non merita di essere trattata in modo così perfido”.
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