da Simone Pettirossi
(assisioggi.it) ASSISI – Nell’ottica di un’opposizione costruttiva e propositiva, animata dalla volontà di porre in evidenza le problematiche presenti nel territorio per velocizzarne l’iter e la soluzione, vogliamo esprimere soddisfazione per il fatto che finalmente si stia andando verso la riqualificazione del percorso verde del fiume Tescio. Abbiamo più volte sollevato il tema e saremo felici se questa opera sarà realizzata in tempi brevi. Dall’altro lato, però, esprimiamo grande preoccupazione per il futuro del Pincio e in particolare per il progetto di restyling annunciato dall’Amministrazione comunale, con la realizzazione di una struttura in vetro e pietra, di dimensioni rilevanti, per farci un “ristorante”.
Un conto è una piccola struttura in legno, di pochi metri quadri, un conto un nuovo e indigesto spazio di pietra e cemento. Siamo convinti che verrebbe totalmente snaturato il luogo, a cui tanti assisani sono legati e affezionati. Non vorremmo che alla fine lo sforzo di cittadini e di associazioni giovanili, che proprio in questo periodo si sono mossi per chiedere che il parco sia risistemato e reso nuovamente fruibile, visto che è in condizioni pessime, sia vanificato.
Ci sembra assurdo, infatti, che venga affermato proprio ora (visto che è in corso un’evidenza pubblica) che la prossima gestione sarà solo “transitoria” e in attesa del “megaprogetto”. Come Amministratori pubblici dovremmo preoccuparci del fatto che i nuovi gestori si impegnino a risistemare e valorizzare quest’area, non di altro!!! Lasciamo nel cassetto – sine die – progetti assurdi di cementificazione che non servono alla cittadinanza. Siamo convinti che il Pincio abbia bisogno di una profonda manutenzione ordinaria e straordinaria, per la quale il Comune dovrà fare la propria parte, ma non di stravolgimenti senza senso. Se arriverà in Consiglio comunale, come annunciato dal Sindaco, un progetto che preveda la costruzione di edifici dal forte impatto all’interno del Regina Margherita, in variante al PRG, chiederemo agli assisani che hanno a cuore il nostro polmone verde di partecipare alla seduta per manifestare fisicamente e in modo visibile il proprio dissenso. Il Pincio è di tutti e deve rimanere di tutti. Non servono operazioni speculative, che prevedano altro cemento per creare nuovi spazi per attività commerciali. Già ce ne sono tanti, di spazi, e purtroppo sono spesso vuoti a causa del periodo di crisi. Basta cemento.
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