Cari Berlusconi ed Alfano,
ho deciso di scrivere questa lettera aperta nella convinzione (illusione?) che milioni di italiani non intendono aderire né a Forza Italia né al Nuovo Centrodestra, ma come me desiderano continuare “insieme” l’esperienza nata con il Popolo della Libertà, il partito che abbiamo votato e con il cui simbolo nel 2011 mi sono presentato alle amministrative di Assisi.
Mi perdonerete se giudico sbagliato o perlomeno affrettato il passo da voi compiuto.
A te Angelino rimprovero di sostenere un governo a guida PD ed allo stesso tempo di non aver cercato e trovato motivazioni sufficienti per rimanere uniti. Come se siano più le convergenze con gli avversari di sempre che non quelle con chi si sono condivisi principi, lotte, visione del futuro e gli ultimi 20 anni di opposizione e di governo.
A te Silvio contesto i tempi e i modi con cui hai decretato lo scioglimento del PdL (invece di proporre una sua evoluzione, come era naturale e ci aspettavamo) senza sentire la necessità di interpellare la “base”, ma ascoltando solamente i tuoi consiglieri che non sempre si sono dimostrati all’altezza della situazione, anzi.
Ad ambedue ricordo che, visti i momenti che stiamo attraversando, il dibattito deve essere incentrato sui temi e i problemi (non pochi) dei cittadini e delle imprese, non certo sugli organigrammi come stiamo purtroppo vedendo anche localmente.
Chi è in Politica per puro spirito di servizio non può accettare il perentorio “o con noi, o contro di noi” che in questi giorni ci sentiamo rivolgere da chi è chiamato a fare la conta.
Chi ad Assisi è estraneo ai giochi di palazzo non può condividere la recente scelta di individuare quale riferimento locale di Forza Italia chi da anni sforna giudizi sprezzanti sul Popolo della Libertà e sui suoi dirigenti regionali.
Chi sta continuamente in mezzo alla sua gente non può e non deve essere complice di un tradimento e di una presa in giro degli elettori di questa portata.
Non può dimenticare chi ha spaccato il centrodestra alle ultime amministrative.
Chi come me ricopre la carica di capogruppo consiliare non può pensare minimamente di dividersi dai compagni di viaggio con i quali ha passato giorni, mesi, anni ad analizzare e cercare di risolvere, insieme all’ottimo sindaco Ricci, i problemi dei propri concittadini e a difendere le scelte non sempre facili.
Per queste motivazioni e per non essere confuso con chi ha collocato Forza Italia all’opposizione spostando (illegittimamente?) da una parte all’altra migliaia di voti (è una decisione che determina una situazione a dir poco paradossale, comica e allo stesso tempo drammatica oltre ad essere sicuramente unica al mondo: gli elettori della maggioranza coordinati da un uomo dell’opposizione), mi vedrò costretto, mio malgrado, ad entrare nel Gruppo Misto lasciando, come ovvio, ad ognuno dei colleghi la facoltà di scegliersi il proprio futuro.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Commenta per primo