
(assisioggi.it) ASSISI – Nessuna diatriba contro il neocoordinatore di Forza Italia, specialmente ora che apprendiamo (con stupore) dal suo braccio destro che al momento di accettare l’incarico era consapevole di rappresentare un “ripiego”, e quindi di essere stato scelto non in quanto bello, bravo e buono (e nella storia), ma perché altri avevano rifiutato l’offerta, oltre al fatto di aver ricoperto per anni il ruolo di anti-Ricci.
Il nostro risentimento è solo nei confronti degli attuali vertici regionali che per il proprio tornaconto non hanno esitato un attimo a cancellare 20 anni di vita politica ed amministrativa assisana rischiando di dilapidare un ingente patrimonio di consensi.
Non si è mai visto un partito passare dalla maggioranza all’opposizione, non per volere degli elettori o degli eletti, ma perché qualcuno dall’alto ha deciso di mettere il suo simbolo nelle mani di chi (come avversario) è uscito sconfitto dalla consultazione elettorale.
Ci auguriamo, anzi ne siamo certi, che a breve i responsabili pagheranno politicamente per questa incresciosa vicenda che non ha precedenti in nessuna parte del mondo.
Pagheranno per aver voltato le spalle a migliaia di elettori e per il loro subdolo (ed inutile) tentativo di impedire ad Assisi di esprimere una candidatura alla presidenza della regione.
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