Assisi, varchi elettronici in città, Confcommercio lancia una raccolta di firme contro introduzione

ASSISI – All’insegna dello slogan “Vogliamo una città senza varchi. Vogliamo una città accogliente!”, la Confcommercio di Assisi e Valfabbrica lancia una raccolta pubblica di firme contro l’introduzione dei varchi elettronici all’ingresso della città di Assisi.
Il 10 e l’11 aprile sarà installato un gazebo in Piazza del Comune, presso il quale, dalle 10:00 alle 19:00, cittadini, imprenditori, turisti sono invitati ad aderire a questa iniziativa, che rappresenta l’atto conclusivo di una “battaglia” iniziata ormai da anni.

La Confcommercio di Assisi ha infatti sempre espresso la propria contrarietà al progetto del Comune di installare varchi elettronici alle porte di accesso alla città, perché si tratta di una soluzione costosa – l’investimento previsto è di circa 300 mila euro, tra contributi della Regione e stanziamento comunale – che, secondo l’associazione, acuisce la crisi del centro storico senza risolvere i problemi di traffico, e che soprattutto scoraggia i turisti.

Le risorse necessarie per l’introduzione di questi dispositivi – dice l’Ascom – potrebbero essere destinate più proficuamente alla promozione turistico-culturale della città, e a sostenere il costo di soluzioni alternative, quali la presenza di un Vigile Urbano, che potrebbe non solo far rispettare i divieti ma fare vera accoglienza ai visitatori.

La Confcommercio di Assisi e Valfabbrica è convinta di interpretare con questa iniziativa anche le posizioni della società civile assisana, che attraverso assemblee pubbliche, ha ribadito più volte la contrarietà alla chiusura della città con questo strumento, e delle imprese (esercizi commerciali, hotel, ristoranti e bar), che attraverso un sondaggio avevano espresso nei mesi scorsi un deciso “no” ai varchi elettronici.
L’organizzazione chiede una regolamentazione del traffico diversificata tra periodi di alto e basso flusso turistico, da realizzare senza gli investimenti previsti per i varchi. La priorità è investire in iniziative che attraggano visitatori piuttosto che in meccanismo di gestione dei flussi di traffico che è molto lontana dalle esigenze dei cittadini e dei turisti.

La raccolta firme arriva come atto conclusivo di un braccio di ferro con l’amministrazione, in cui le parti sono rimaste ferme sulle rispettive posizioni, e alla vigilia di una riunione del consiglio comunale che all’ordine del giorno dovrebbe proprio avere la decisione definitiva sulla installazione dei varchi elettronici.

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