di Elisa Tortoioli
(assisioggi.it) PERUGIA – “Voglio essere il vescovo di tutti. Non solo dei credenti” afferma il neo-cardinale Gualtiero Bassetti che ha iniziato il suo cammino visitando i luoghi della sofferenza. La prima tappa scelta è stato il Carcere di Perugia.
“Ci sono tante categorie che chiamiamo poveri ma le altre le posso incontrare tutti i giorni. Gli unici che non possono venire da me e gli ultimi, sono i carcerati.” afferma il Cardinale Bassetti. “Se sono gli ultimi – ha concluso – vorrei che fossero i primi per me”. Questa mattina, il presule è giunto nella struttura di Capanne accolto dal direttore Bernardina Di Mario.
Il cardinale, durante la sua visita, ha fatto riferimento a quella che è la pena per i reati minori e la prevenzione. Con estrema umiltà ha affermato “Non sono un giurista ma ci possono essere ammortizzatori della legge. Bisogna comunque anzitutto prevenire il più possibile. Poi vedere se per tutti i reati applicare una pena carceraria. Un maggiore discernimento. Uno Stato moderno deve essere in grado di garantire a tutti i cittadini – ha concluso il cardinale – una base di equità”.
Gualtiero Bassetti inoltre, ribadisce a gran voce che bisogna fare qualcosa di più in tema di carceri e giustizia. “Non guardiamo a questa struttura che tutto sommato è nuova – ha detto il cardinal Bassetti – dove gli ambienti si presentano bene e non c’è problema di sovraffollamento. Ma considerando la situazione generale delle carceri italiane, credo ci sia veramente tanto, tanto da fare”. Bassetti domani farà visita ai malati del Santa Maria della Misericordia.
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