Chiusura punto nascita, Travicelli, “Attendo ancora risposta dalla presidente Marini”

da Claudia Travicelli
Mi domando, come si può chiudere il punto nascita di Assisi, parlando di risparmi e di tanto altro… e spendere altri soldi per ampliare e potenziare un reparto punto nascita di un ospedale come Foligno, che a dire del direttore Asl 2 Sandro Fratini (leggi l’articolo sotto) scoppia! Ad Assisi gli spazi ci sono e c’erano, il personale molto competente c’era ed ora si trova catapultato in mezza Umbria! Se si vuole risparmiare e tagliare lo si deve fare, ma non gettando al vento strutture e personale esistente per poi spendere altro denaro pubblico per creare nuovi spazi! Quanti soldi ora spenderanno?

Attendo ancora dal 06 Febbraio 2014 una risposta alla mia Interpellanza Urgente (vedi allegato in fondo), inoltrata alla Presidente Catiuscia Marini, per conoscere quanti sono i fondi destinati al distretto assisano e al presidio di Assisi, somme naturalmente comparate con gli altri distretti dell’ASL n.1.

Attendo fiduciosa con la speranza di poter conoscere e far conoscere ai cittadini di Assisi e non solo, i dati da me richiesti, comprendo il da fare della Regione Umbria, ma penso che questi siano dati che non dovrebbero necessitare di molto tempo per una risposta, in quanto mio avviso trattasi di trasparenza.
Dal comunicato stampa e dalle dichiarazioni del direttore generale della Asl 2 Sandro Fratini, si evince che la fase riorganizzativa dell’ospedale di Foligno necessita di nuovi spazi e personale per il forte incremento degli accessi per il pronto soccorso, intorno al 30% da Assisi e Bastia Umbra, ma anche per la chiusura del Punto nascita di Assisi che, riporto le parole virgolettate di Fratini “Ci obbliga a potenziare l’ostetricia e ginecologia di Foligno che già ora con 1200 parti, è in enorme difficoltà per spazi e personale”.

 

[tabs type=”horizontal”][tabs_head][tab_title]Articolo pubblicato che riporta dichiarazione Direttore Asl 2, Sandro Fratini[/tab_title][/tabs_head][tab] Foligno, sanità, a ottobre via al progetto “Casa della salute”
FOLIGNO – Concentrazione di tutti i servizi territoriali in unico polo sanitario, la ‘Casa della Salute’, al centro di Foligno, al piano terra del vecchio ospedale cittadino: è l’obiettivo del progetto che verrà attivato dal mese di ottobre, annunciato a Foligno dal direttore generale della Asl 2, Sandro Fratini.
“La strategia prevede una profonda innovazione dell’organizzazione dei servizi territoriali in collaborazione anche con i medici di medicina generale – ha spiegato Fratini – e abbiamo chiesto alla Regione l’autorizzazione per acquisire altri spazi in ambiti cittadini attraverso la dismissione di parte del patrimonio della Asl a Foligno. Contemporaneamente verranno ricollocati i pazienti disabili gravi, in via Vignola, ed alcuni servizi per minori dell’area psichiatrica in strutture restaurate dal Comune di Foligno”.
La fase riorganizzativa riguarda anche l’ospedale per il forte incremento degli accessi per il pronto soccorso, intorno al 30 per cento, da altri ambiti territoriali (l’altra Asl, in particolare da Assisi e Bastia Umbra) ma anche per la chiusura del punto nascita di Assisi che “ci obbliga a potenziare l’ostetrica e ginecologia di Foligno che già ora con 1.200 parti, è in enorme difficoltà – ha detto Fratini – per spazi e personale”.
Fratini ha sottolineato che “l’ospedale scoppia. Sarà potenziata la medicina d’urgenza con il suo spostamento in adiacenza al pronto soccorso con la conseguente attivazione anche di pochi letti di cosiddetta lungodegenza, a bassa assistenza”. Il direttore generale della Asl 2 ha parlato anche della riduzione delle liste d’attesa che, attraverso un progetto finanziato dalla Regione, porterà ad un ampliamento delle prestazioni e di orari – “magari anche dopo cena” – per ridurre l’attesa dei pazienti per la diagnostica”.
Fratini ha parlato, inoltre, dei “risultati positivi avvenuti per la collaborazione tra i diversi ospedali del territorio, in particolare tra Foligno e Spoleto, superando lo storico campanilismo”. Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Foligno e Spoleto “in grado di produrre un polo sanitario di elevata qualità. Il grande afflusso di pazienti verso Foligno è dovuto all’effetto della riorganizzazione sanitaria, a livello regionale, ma anche al livello di efficienza e qualità del personale”.[/tab][/tabs]

 

[box type=”info” align=”alignright” ] Al Sindaco In.Claudio Ricci,
Alla Presidente del Consiglio comunale Dott.ssa Patrizia Buini,
Agli Assessori tutti
OGGETTO:
Interpellanza Urgente Richiesta inoltrata alla Presidente Catiuscia Marini, per conoscere quanti sono i fondi destinati al distretto assisano e al presidio di Assisi, somme naturalmente comparate con gli altri distretti dell’ASL n.1.
Gentilissimi, in tal contesto di riordino regionale (delibera della Giunta Regionale N.970 del 30/07/2012), è opportuno che nella trasparenza dei conti pubblici i cittadini conoscano l’esatta ripartizione dei fondi economici destinati a questo territorio e si sappia se vi è spazio per incrementare alcuni servizi essenziali. A tal proposito, nella giornata di oggi, ho chiesto ufficialmente alla Regione Umbria, nella persona della Presidente Catiuscia Marini, a cui competono anche le deleghe della sanità, di conoscere, precisandoli anche nel Piano Aziendale dell’ASL n.1, quanti sono i fondi destinati al distretto assisano e al presidio di Assisi, somme naturalmente comparate con gli altri distretti dell’ASL n.1.
Nell’ottica della ripartizione economica, ci si auspica che anche questo territorio come gli altri, abbia risorse economiche adeguate alla popolazione anche in termini di posti di residenza protetta, RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), centri per disabili, potenziamento delle cure domiciliari e cure palliative. Per portare tale richiesta a conoscenza del Consiglio comunale e per discutere tale argomentazione, presento codesta interpellanza. Con la stessa inoltre si chiede al Signor Sindaco Claudio Ricci di presentare ufficialmente tale richiesta alla Regione Umbria, per conoscere quanti sono i fondi destinati al distretto assisano e al presidio di Assisi, somme naturalmente comparate con gli altri distretti dell’ASL n.1. Fondi da precisare anche nel Piano Aziendale dell’ASL n.1
Senza dimenticare che dovendo arrivare a una ridefinizione della missione di questo ospedale,si deve chiedere che tale presidio sia sempre più a servizio dei nostri cittadini e nel contempo ove si possano svolgere attività in rete con il resto del servizio sanitario regionale, in maniera di non perdere il bagaglio di esperienze e professionalità che negli anni l’ospedale ha sempre dimostrato. Claudia Maria Travicelli (Capogruppo Democratici e Popolari per Assisi)[/box]

 

[box type=”error” align=”alignright” ]TESTO INVIATO ALLA REGIONE UMBRIA (06 Febbraio 2014)
Al Presidente della Giunta Regionale Dott.ssa Catiuscia Marini
All’Assessorato della Sanità della Regione Umbria
Gentilissima Presidente, con la presente SI CHIEDE di conoscere in maniera precisa (nell’ambito della nuova ASL1), quanti sono i fondi destinati al distretto assisano e al presidio di Assisi,fondi comparati con gli altri distretti dell’ASL1. Cari saluti, Claudia Maria Travicelli (Capogruppo Democratici e Popolari per Assisi)[/box]

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