Giusy Versace, autrice del libro Con la testa e con il cuore si va ovunque (Mondadori), è la vincitrice della XV edizione del Premio “Claudia Malizia”, sezione speciale del Fenice- Europa. L’autrice, nata a Reggio Calabria, è campionessa italiana dei 200 e 100 metri. Di quest’ultima specialità nel 2012 ha segnato il nuovo record europeo, categoria T43, amputati bilaterali. È la prima donna italiana ad aver corso senza gambe, che ha perso nel 2005, a causa di un incidente stradale che le ha cambiato la vita.
Di quel momento Giusy ricorda tutto: il dolore straziante, il terrore di morire e le preghiere rivolte alla Madonna, perché le dia forza. Forza che diventa la sua arma.
Insieme alla famiglia e agli amici che le si stringono attorno, Giusy muove i primi passi nella sua nuova vita. Fra pianti, speranze, paure e momenti di gioia arrivano le protesi, “le mie nuove gambe”. Prima quelle da passeggio, poi da mare, poi addirittura da corsa, nonostante qualche dottore le suggerisca di lasciar perdere. A un anno dall’incidente, Giusy, da brava calabrese doc, tenace e col cuore buono, si è buttata a capofitto in un futuro che le ha riservato sorprese e soddisfazioni: un nuovo lavoro, un nuovo amore, la creazione della onlus Disabili No Limits, che raccoglie fondi per donare ausili a chi non può permetterseli, l’oro e il record italiano sui 200 e 100 metri e il record europeo sui 100 metri.
Con la testa e con il cuore si va ovunque è il racconto di una vicenda personale, ma anche di una scelta che riguarda tutti coloro che si trovano ad affrontare un grande cambiamento: se guardare oltre e costruirsi un domani o continuare a rimpiangere un bel passato che non c’è più? Giusy non ha avuto dubbi.
La Sezione “Malizia” è dedicata a Claudia, una giovane di Bastia scomparsa prematuramente. Ella esortava i suoi coetanei affinché dessero un significato alla propria esistenza, invitandoli a non dissiparla inutilmente, a lottare contro ogni avversità. “Vivere è bello, amate la vita” è una delle frasi contenute nel diario di Claudia e ripresa dal Fenice-Europa.
“Il premio, nato nel 2000 – dichiara Rizia Guarnieri, coordinatrice dell’iniziativa – è riservato a romanzi, saggi e testimonianze che presentino aspetti legati all’amore per la vita, all’amicizia e alla speranza, elementi spesso trascurati dall’universo giovanile”.
La giuria tecnica, composta da Maria Giovanna Elmi, Lia Viola Catalano, Younis Tawfik e Rizia Guarnieri, consegnerà il premio a Valfabbrica il prossimo 13 settembre. Il libro è stato gratuitamente distribuito a un centinaio di giovani lettori, affinché diventino messaggeri di vita.
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