Al II Congresso nazionale sulla Biosicurezza che si svolgerà ad Assisi il 29 novembre (Palazzo Comunale, ore 9-16,30) parteciperanno anche i medici dell’Aeronautica Militare che hanno trasportato il medico italiano affetto dal virus ebola dall’ospedale di Emergency a Roma e mostreranno, in anteprima europea, tutte le procedure attuate durante l’arrivo in Sierra Leone e durante il trasporto e le fasi di monitoraggio durante il viaggio.
In particolar modo il Ten. Col. Marco Lastilla, medico specializzato in malattie infettive che in Italia opera presso il servizio sanitario del comando logistico dell’Aeronautica Militare di Roma, parlerà della pianificazione dell’operazione e delle fasi più delicate dell’operazione che lo hanno visto protagonista dal punto di vista operativo. Dispositivi unici in Europa hanno permesso di assistere, in condizioni di massima sicurezza, il paziente. In particolar modo il Ten. Col. Lastilla ha effettuato una continua valutazione, durante tutto il viaggio del medico infettato, utilizzando l’unità di biocontenimento Aircraft Transit Isolator (ATI) certificata per volare e sottoposta a rigide prove di resistenza e pressurizzazione che consente di verificare la percentuale di ossigeno, il necessario supporto idrico e di monitorare costantemente i parametri vitali. Verrà anche descritta la delicata fase di trasbordo dalla barella Avio trasportabile ad una più piccola, sistemata sull’ambulanza che ha trasferito il medico all’istituto Spallanzani di Roma.
“Nel nostro Paese – rassicura il dottor Manuel Monti, direttore del convegno sulla biosicurezza di Assisi – i medici sono allertati e formati a livello cognitivo sul virus Ebola, tuttavia una delle cose più importanti è prevenire e gestire il rischio, attraverso la sorveglianza e l’isolamento in unità attrezzate che garantiscano il paziente e chi presta le cure. Il nostro sistema sanitario presenta tutte le risorse per evitare la diffusione dell’ebola nel nostro paese, i piano d’intervento e prevenzione in caso di emergenza sanitaria gestiti dal Ministero della Salute e dalla Difesa Civile, per le rispettive competenze, è assai innovativo e permette di fronteggiare, come avvenuto nel caso del medico italiano contagiato, in condizioni di assoluta sicurezza ed efficacia.
All’appuntamento del 29 novembre nella città di Assisi si parlerà, inoltre, del rischio bioterroristico e degli aspetti sanitari del bioterrorismo, di altri agenti responsabili di infezioni epidemiche delle nuove tecniche di rilevamento, dell’ organizzazione del pronto soccorso civile, che svolge un ruolo principale per evitare la diffusione delle epidemie assieme ad esperti internazionali.
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