Depositato al TAR – Tribunale Amministrativo Regionale – Umbria (dal Comune di Assisi) il ricorso, con richiesta di “sospensiva”, contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Assisi decisa da ASL 1 e Regione Umbria.
Il Sindaco Claudio Ricci, pur apprezzando il progetto di riqualificazione, strutturale e sanitaria, in atto dell’ospedale (da parte di ASL 1 e Regione Umbria), sottolinea come il punto nascita rappresentava una “eccellenza regionale” (aveva raggiunto oltre 700 parti all’anno) che andava mantenuto e non “lentamente depotenziato” per tutelare altri nosocomi (come, dal 2006, sottolineato con molti manifesti, mozioni consiliari, raccolte firme, occupazioni e numerose manifestazioni).
Era quindi doveroso, come già anticipato nella conferenza dei sindaci, cita Claudio Ricci, rappresentare tale istanza al TAR auspicando che la verifica amministrativa degli atti possa dimostrare la legittimità della proposta di conservare, in una città santuario internazionale, il punto nascita che, se ben strutturato, può attrarre anche da fuori Regione (molti vorrebbero nascere ad Assisi anche per prendere il nome di Francesco e Chiara).
Ovviamente se Claudio Ricci diventerà presidente della Regione la “riapertura del punto nascita di Assisi” (trasformandolo in un polo nazionale con servizi innovativi come il parto indolore) sarà uno dei primi atti insieme al potenziamento dei piccoli ospedali dell’Umbria (connessi con i grandi nosocomi), la valorizzazione dei sistemi misti sanitari (pubblico, privati e associazioni per fare meglio con costi minori), la creazione di una unica ASL regionale (sempre per risparmiare) e il ritorno alla selezione, per ogni nomina, legata solo al curriculum e al merito.
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